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Il Giorno-Precari da due mesi senza stipendio

PROTESTA n Domani gli studenti scendono in piazza contro la riforma Moratti Precari da due mesi senza stipendio MILANO - Studenti di nuovo in piazza contro la Moratti e precari senza sti...

04/11/2004
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Il Giorno

PROTESTA n Domani gli studenti scendono in piazza contro la riforma Moratti
Precari da due mesi senza stipendio
MILANO - Studenti di nuovo in piazza contro la Moratti e precari senza stipendio. I motivi di protesta nella scuola non mancano mai.
Cominciamo dai ragazzi. Domani mattina gli studenti del Coordinamento dei collettivi tornano in piazza con un corteo "contro la Moratti, per liberare i saperi e disobbedire alla precarietà".
La manifestazione prenderà il via alle 9.30 da largo Cairoli e attraverserà le vie del centro, per concludersi in piazza Fontana, dopo una serie di iniziative che gli organizzatori annunciano come "divertenti e colorate". Al corteo - secondo le previsioni degli organizzatori - dovrebbero partecipare delegazioni di tutte le scuole e dei collettivi di Milano e provincia. Gli studenti del Parini, del Tenca e del Severi, in particolare, raggiungendo largo Cairoli, faranno tappa davanti all'Accademia di Brera, per annunciare l'iniziativa di sabato pomeriggio, quando intendono trovarsi davanti all'ingresso della Triennale per "entrare gratis alla mostra di Andy Warhol"
In preparazione della manifestazione è stata anche indetta per oggi pomeriggio una riunione del Coordinamento dei collettivi al Cantiere.
Obiettivo dell'iniziativa: "fermare la "scuola azienda" della Moratti, fatta di stage, controllo sociale e precarietà diffusa, e aprire spazi di cultura, ribellione e autogestione nelle scuole e nelle piazze".
Anche per questo non è improbabile che alla manifestazione di domani segua l'avvio di qualche agitazione all'interno delle superiori milanesi. Già si parla, ad esempio, di una possibile autogestione (o occupazione) al Beccaria.
Ed eccoci ai docenti. A muoversi - con un documento di denuncia e protesta - questa volta è l'Associazione Docenti Precari di Milano e provincia, che "si fa portavoce del disagio" vissuto anche in questi giorni da molti supplenti.
"Non è accettabile - si legge nella nota dell'associazione - che alla fine di ottobre" ci siano ancora molti precari che, pur avendo un contratto dai primi di settembre, "non hanno ancora ricevuto nè lo stipendio di settembre, nè quello di ottobre".
Il numero verde del Ministero - spiegano ancora i precari - annuncia il pagamento per il 5 novembre, ma anche se questa scadenza verrà rispettata, il ritardo rimarrà ugualmente e ci sarà da chiedersi "quando verranno pagati i precari che hanno iniziato a lavorare più tardi, magari in ottobre".
A questo problema l'Adpm aggiunge due altre denunce. "Non è accettabile - scrivono i precari - che quanti lo scorso anno avevano un contratto con scadenza a fine giugno, ancora oggi non abbiano ricevuto il corrispettivo delle ferie maturate". Sono passati quattro mesi e i calcoli da fare non appaiono tanto complessi da giustificare un simile ritardo.
Infine, secondo l'Adpm, "non è accetabile che moltissimi precari stiano ancora aspettando di vedersi pagato il Tfr".
Gi.Gu.


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