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Il Giorno-Milano-In aumento gli studenti in fuga dopo le medie

COMUNE n Magri: li stiamo aiutando In aumento gli studenti in fuga dopo le medie MILANO Negli ultimi quattro anni la fuga degli studenti dalle scuole superiori è in aumento. A conferm...

16/04/2005
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Il Giorno

COMUNE n Magri: li stiamo aiutando
In aumento gli studenti in fuga dopo le medie
MILANO Negli ultimi quattro anni la fuga degli studenti dalle scuole superiori è in aumento. A confermarlo è l'assessore comunale al Lavoro, Carlo Magri. Che nel 2003 ha lanciato il progetto "Insieme", pensato proprio per l'inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi milanesi che abbandonano le aule. Ma partiamo dai numeri. A fornirli è Pietro Spinelli, responsabile del progetto "Insieme": "Questi numeri si riferiscono all'abbandono scolastico a Milano e provincia negli istituti superiori. Nell'anno scolastico 2000/2001 i ragazzi che hanno lasciato la scuola sono stati 3.713; nel 2001/2002, 3.568; nel 2002/2003, 3.588; nel 2003/2004, 3.801". "Sono dati in aumento, anche se di poco - osserva Magri -. Ciò non toglie che l'intervento in queste fasce di emarginazione debba essere fatto".
Il fenomeno dell'abbandono scolastico, peraltro, riguarda anche la Lombardia. Anche in questo caso le cifre segnano una crescita, negli ultimi quattro anni. Riprende la parola Spinelli: "Nell'anno scolastico 2000/2001 gli allievi che hanno abbandonato le aule sono stati 8.154. L'anno dopo 8.109, l'anno dopo ancora 8.194, infine, nel 2003/2004 sono aumentati fino a 9.420".
Palazzo Marino, come detto, sta cercando di combattere la fuga dalle superiori con il progetto "Insieme", per il quale la Regione ha stanziato 990 mila euro. L'obiettivo non è quello di riportare quei ragazzi nelle aule, ma di guidarli comunque in un percorso formativo che consenta loro di avere delle competenze da poter spendere nel mondo del lavoro. "I primi risultati di questo progetto sperimentale - afferma Spinelli - sono sintetizzabili in questi numeri: 354 colloqui con i ragazzi, 120 bilanci di competenze, 45 ragazzi che stanno svolgendo la formazione e i tirocini nelle aziende. E cinque già assunti dalle aziende dove erano tirocinanti".
Risultati ottenuti passando per sei passaggi principali. Ad illustrarli è Magri: "Primo: il coinvolgimento delle aziende nella definizione dei fabbisogni professionali e nella costruzione dei percorsi formativi. Secondo: l'individuazione precoce degli studenti a rischio dispersione e con titoli di studio debolmente spendibili sul mercato del lavoro. Terzo: l'orientamento di questi ragazzi. Quarto: l'integrazione formativa rispetto ai fabbisogni professionali delle aziende. Quinto: la collocazione lavorativa. Infine, l'ultimo punto riguarderà la valutazione dei processi e dell'esito del servizio". Sono cinque i principali profili professionali in cui sono stati incasellati gli ex studenti. "Le aziende - conclude l'assessore - richiedono soprattutto contabili, assistenti alle reti informatiche, baby-sitter, organizzatori di convegni e capi reparto".
Infine, per quanto riguarda il totale della banca dati dell'assessorato al Lavoro, "nel 2004 - conclude Magri - avevamo raccolto 8.500 profili lavorativi, oggi siamo arrivati a 12.840. E nell'ultimo anno abbiamo collocato circa mille persone disoccupate e attivato cento corsi".
M.Min.


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