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Il Giorno-Lecco-Sperimentazione Moratti, nessuna scuola dà l'adesione

Sperimentazione Moratti, nessuna scuola dà l'adesione LECCO - La sperimentazione scolastica della riforma Moratti non abita a Lecco. Nessuna scuola della Provincia, infatti, ha dato la propria di...

27/09/2002
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Il Giorno

Sperimentazione Moratti, nessuna scuola dà l'adesione

LECCO - La sperimentazione scolastica della riforma Moratti non abita a Lecco. Nessuna scuola della Provincia, infatti, ha dato la propria disponibilità a effettuare la sperimentazione proposta dal Ministro dell'istruzione Letizia Moratti: in sostanza, le scuole lecchesi hanno risposto no (o "non adesso") alla richiesta di mettere in campo una serie di modifiche dell'organizzazione interna, prime tra tutte l'introduzione del maestro prevalente e l'ingresso anticipato a scuola. La "questione lecchese" ha creato qualche problema anche a livello regionale: non a caso pochi giorni fa è arrivato a tutti i direttori didattici di Lecco un fax urgente dal Centro servizi amministrativi del capoluogo (ex provveditorato), che invita i dirigenti scolastici a "comunicare con risposta immediata la propria disponibilità o il parere negativo". E si aggiunge: "Nel caso in cui nessun dirigente scolastico fosse disponibile, l'incresciosa situazione sarà resa nota al Direttore generale, anche in considerazione del fatto che quella di Lecco sarebbe l'unica provincia della regione a non attivare la sperimentazione".
Se non è un ultimatum, poco ci manca. E secondo indiscrezioni dopo questo sollecito (e dopo le "pressioni" di qualche parlamentare) qualche direttore didattico starebbe tornando sui propri passi. Di sicuro il momento è delicato, come conferma il direttore didattico di Valmadrera, Francesco Betti, che però non vuole dire di più. Dal fronte sindacale, il commento è lapidario: "Nessuna scuola ha detto sì alla sperimentazione Moratti? Non è certo un demerito, piuttosto una dimostrazione di professionalità - dice Pasquale Lo Bue della Cgil scuola - e mi auguro che anche dopo queste ultime pressioni i dirigenti dimostrino coerenza. In realtà la sperimentazion e del ministro Moratti è inattuabile. Pensiamo solo al sostegno: in provincia di Lecco sono stati richiesti 77 insegnanti, ma ne saranno disponibili poco più della metà. Situazione "incresciosa" sì, ma non perchè i direttori non aderiscono all'appello del ministero, piuttosto perchè si continua a penalizzare la scuola pubblica". Cristina Corbetta


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