Il Giorno: Istituti tecnici, Barzaghi all’attacco «Formigoni vuole la devolution»
LEGGE SULL’ISTRUZIONE: INTERVENGA FIORONI
— MILANO —
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OBERTO Formigoni ma anche l’opposizione regionale nel mirino di Giansandro Barzaghi. L’assessore provinciale all’Istruzione chiede l’intervento del ministro Giuseppe Fioroni e della Corte Costituzionale per affossare la legge approvata venerdì dal Consiglio regionale, con l’astensione di Margherita e Ds («avrebbero dovuto votare contro, in ossequio alla linea del Governo» polemizza Barzaghi) e i no di Rifondazione, Comunisti Italiani, Italia dei Valori e Verdi. Legge che prevede un trasferimento di competenze dal Ministero al Pirellone per quanto riguarda l’istruzione tecnica e professionale. Un passaggio di consegne che, secondo Barzaghi, «pregiudica l’unitarietà del sistema nazionale di istruzione: quello del presidente Formigoni è un federalismo devolutivo, ma gli italiani hanno già bocciato la devolution». Barzaghi entra poi nel merito della legge: «Il sistema di accreditamento pensato per le scuole è del tutto simile a quello pensato per le aziende ospedaliere. I risultati ottenuti nel campo della sanità sono sotto gli occhi di tutti: i costi delle prestazioni sono aumentati, sono state finanziate soprattutto le strutture privare e quelle più piccole e periferiche non hanno potuto reggere la concorrenza. Con istituti tecnici e professionali, fulcro dell’istruzione statale, succederà lo stesso». Poi il ruolo dei presidi. «Il modello formigoniano prevede che si trasformino in veri e propri manager col potere di nominare il personale docente, con la messa al bando di concorsi e graduatori: si tratta di un sistema clientelare. Oggi i docenti sono selezionati in base a titoli e competenze, domani in base a conoscenze personali. Senza contare la differenza di trattamento riservato ai docenti lombardi in confronto ai colleghi di altre regioni». «Auspico - conclude Barzaghi - l’intervento del ministro Fioroni e della Corte Costituzionale».
Gi.An.