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Il giorno-Ecco come funziona la sperimentazione al via in settembre

Ecco come funziona la sperimentazione al via in settembre Tra le 400 e le 600 prime elementari dovrebbero sperimentare a settembre la riforma Moratti e con essa anche l'accesso a scuola anticipato...

08/08/2002
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Il Giorno

Ecco come funziona la sperimentazione al via in settembre

Tra le 400 e le 600 prime elementari dovrebbero sperimentare a settembre la riforma Moratti e con essa anche l'accesso a scuola anticipato all'età di 5 anni e mezzo. Stesso numero di sezioni per la scuola dell' infanzia con anticipo dell'età a 2 anni e mezzo

ROMA, 7 AGOSTO 2002 - Tra le 400 e le 600 prime elementari (con una media di 19 alunni ciascuna) dovrebbero sperimentare a settembre la riforma Moratti e con essa anche l'accesso a scuola anticipato all'età di 5 anni e mezzo. Stesso numero di sezioni per la scuola dell' infanzia (23 bambini in media) con anticipo dell'età a 2 anni e mezzo. Secondo quanto si è appreso, e anche se non c'è nulla di definitivo nei piani ministeriali, il numero delle sezioni nelle quali verrà sperimentata la riforma sarà dunque molto più elevato di quanto ritenuto in un primo momento, quando si era parlato di 200 istituzioni didattiche (molte delle quali però comprendono due o più plessi elementari). Attualmente -secondo dati di Tuttoscuola- esistono 5.985 istituzioni scolastiche, dentro le quali sono compresi 16.336 plessi elementari e 13.542 dell'infanzia.

Per sapere quali saranno le scuole che anticiperanno la riforma bisognerà aspettare fino all'inizio di settembre: entro quella data infatti si deve anzitutto pronunciare il Cnpi (consiglio nazionale della pubblica istruzione) sulla bozza di decreto che prevede il progetto di sperimentazione. Tale parere, ancorchè non vincolante, costituisce sicuramente un viatico importante. Poi andranno individuati gli istituti nei quali compiere la sperimentazione. Saranno le direzioni scolastiche regionali a fare la scelta, a cui però i consigli di istituto dovranno dare l'ok. In pratica, non ci sarà sperimentazione imposta alle singole scuole. Questi 'passaggì amministrativi avverranno alla vigilia dell'apertura delle scuole. I genitori intenzionati a mandare i loro figli alla materna o alle elementari a 2 anni e mezzo e a 5 anni e mezzo, dovranno quindi aspettare fin quasi all'ultimo giorno prima di sapere se, e in quale scuola, potranno iscrivere i loro bambini.

La sperimentazione riguarda anche le scuole non statali, ma sull' argomento non sono state fatte precisazioni ulteriori. Il piano attuativo della sperimentazione praticamente sarebbe già pronto. Si tratta di circa 200 pagine elaborate da un gruppo di superesperti, con cui si individuano modalità attuative, metodologiche, pedagogiche. Ai docenti il compito di impararle a tempo record e padroneggiarle su due piedi. La sperimentazione è giocata su due fronti da una parte l'anticipo dell' età scolare, dall'altra maestro prevalente, inglese e alfabetizzazione informatica. Questi ultimi tre punti sono novità relative. Se il primo incarna la figura del vecchio maestro elementare, le altre due materie sono già in via di sperimentazione da alcuni anni in diverse scuole italiane. E proprio su questi tre argomenti non sono mancate le polemiche soprattutto da parte dei sindacati. Il timore è che il maestro prevalente, incaricato di coprire la maggior parte delle 27 ore settimanali, serva solo a fare tagli di organico.

Mentre per inglese e informatica, alcuni sindacati sottolineano che non serve una nuova sperimentazione basterebbe valutare quelle già fatte. "Le direzioni scolastiche regionali - spiega Di Menna, segretario generale Uil Scuola - dovranno individuare quali Comuni mettono a disposizione i locali, dove ci sono potenziali iscrizioni, la disponibilità delle scuole e del collegio docente e soprattutto dove il corpo degli insegnanti consente la sperimentazione senza modificarne l' organico". Questo significa che ad esempio la lingua inglese potrà essere adottata là dove esiste un docente abilitato all' insegnamento di una lingua straniera.


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