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Il Giorno-Cercasi sindacalista disperatamente

Cercasi sindacalista disperatamente Elezioni in arrivo nelle scuole. Da domani, e fino al 10 novembre, le organizzazioni dei lavoratori potranno presentare le liste per il rinnovo delle Rapprese...

20/10/2003
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Il Giorno

Cercasi sindacalista disperatamente

Elezioni in arrivo nelle scuole. Da domani, e fino al 10 novembre, le organizzazioni dei lavoratori potranno presentare le liste per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie. Poi - dal 9 al 12 dicembre - si passerà al voto, ma il primo problema per i sindacati sembra proprio essere la compilazione delle liste. Trovare candidati disposti a presentarsi o a ripresentarsi alle elezioni non è cosa facile. "C'è molta stanchezza in giro - dicono i rappresentanti dei sindacati -. Chi viene da tre anni di battaglie, riunioni, confronti, non è entusiasta all'idea di impegnarsi nuovamente per altri tre anni". "A Milano e provincia - spiega Leonardo Donofrio, segretario regionale della Uil Scuola - ci sono 37 mila docenti e 10 mila non docenti. In totale 47 mila elettori, ma 12 mila di loro (7 mila docenti e 5 mila Ata) sono precari e quindi non possono essere eletti. Se poi si tolgono i colleghi ormai vicini alla pensione e quelli già sufficientemente "stressati" dalla normale attività, il gruppo su cui si può puntare per trovare candidati non è certo molto nutrito. E spesso non è facile convincerli a farsi avanti. Noi ci stiamo lavorando da gennaio, ma non sono ancora sicuro che tutti quelli che si sono impegnati a voce al momento della presentazione delle liste confermeranno la loro disponibilità". Risultato: tutti i maggiori sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Cobas), più altre formazioni minori, presenteranno loro liste, ma nessuno riuscirà a presentarle in tutte le scuole. "Noi - dice Alfia Nicotra, responsabile della Cgil Scuola - i nostri rappresentanti li seguiamo per tutto il periodo del mandato. Non abbiamo una vera e propria "campagna di reclutamento" dei candidati. Il rapporto è continuo e diretto, ma non c'è dubbio che un po' di stanchezza c'è e che trovare candidati per tutte le liste non è facile".
"Ed è per lo meno comprensibile - commenta il coordinatore provinciale Gilda, Francesco Zaffuto - Basta pensare a tre anni passati a fare riunioni con i capi di istituto per rendersi conto che non è facile convincere la gente a ricandidarsi". "Le maggiori difficoltà - spiega - credo derivino proprio dal meccanismo che assegna a ogni scuola 3 delegati che possono essere indifferentemente docenti o non docenti, chiamati a discutere tutti i problemi dell'organizzazione del lavoro della scuola. Problemi che per la maggior parte dei casi riguardano il personale Ata, perchè molti aspetti dell'attività degli insegnanti vengono già definiti nel Collegio docenti. Insomma, il lavoro si alleggerirebbe se venissero elette due rappresentanze distinte: tre docenti e tre non docenti, impegnati ciascuno nel proprio settore". Per ora però di riforma non si parla. "Piuttosto - ricorda Donofrio - esistono progetti per l'abolizione delle Rsu della scuola". E se i tutti i vertici sindacali nazionali concordano che, con la partecipazione delle Rsu alla gestione delle risorse finanziarie della scuola, le prossime elezioni diventano un appuntamento democratico di straordinaria importanza, alla base non ne sembrano certo entusiasti.

di Giorgio Guaiti


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