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Il Giorno-Brescia-Ottocento aspiranti studenti tagliati fuori dal sorteggio

SCUOLA n Pochi corsi a numero chiuso negli istituti professionali e moltissimi 14enni che si erano iscritti restano a spasso Ottocento aspiranti studenti tagliati fuori dal sorteggio di Mag...

07/09/2004
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Il Giorno

SCUOLA n Pochi corsi a numero chiuso negli istituti professionali e moltissimi 14enni che si erano iscritti restano a spasso
Ottocento aspiranti studenti tagliati fuori dal sorteggio
di Magda Biglia
BRESCIA Ottocento desaparecidos. Tanti sono i quattordicenni bresciani che non risultano iscritti in nessuna scuola superiore. A denunciare la gravissima situazione sono i sindacati confederali della scuola a un soffio dall'inizio dell'anno scolastico.
Ai centri di formazione professionale regionali si erano iscritti in oltre 1.500, ma sono stati autorizzati solamente 34 corsi con un massimo di 20 alunni ciascuno. E' stato operato un sorteggio e gli altri sono rimasti fuori. Non sono aumentate le richieste ad altri istituti, perciò quei ragazzi dove sono finiti? E chi dovrà verificarlo? Pare addirittura che spetti ai sindaci l'indagine, con relativa multa per l'obbligo non assolto.
"Il primo risultato della riforma è un aumento della dispersione", dicono Santo Gaffurini della Cgil, Enrico Franceschini della Cisl, Ugo Nappi della Uil. Una dispersione che è funesta soprattutto nel Bresciano, dove la scolarizzazione superiore resta più bassa che altrove, e dove, soprattutto, è possibile trovare un lavoro nero prima dei 15 anni.
Sono durissimi i sindacati di categoria sull'avvio di questo anno scolastico "in piena confusione", con i decreti attuativi che non giungono in tempo, con i ritardi che si sommano alle incertezze. "Tutti scelgono tutto in una scuola diventata un supermercato". Domani 8 settembre in provincia di Brescia saranno vuote 1.600 cattedre: il 10 si effettueranno le nomine per le materne, dal 10 al 15 per le elementari, dal 13 al 20 per le medie inferiori e superiori. In taluni istituti privi di molti docenti verranno assunti supplenti per pochi giorni. A Lumezzane, per esempio, mancano 30 insegnanti. I collegi docenti poi, in particolare nelle elementari, sono in subbuglio per il tutor, la nuova figura che ha sollevato proteste.
La maggior parte dei collegi bresciani ha deliberato "un tutoraggio diffuso", ovvero tutti i maestri hanno i compiti che la legge assegna al tutor. Del resto, ironizzano i tre sindacalisti, "con le risorse attuali i tutor, che alle ore in classe aggiungono una mole di competenze extra, guadagnerebbero 9 euro in più al mese".


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