Il giallo del pc che sostituirà il docente
La novità nel dl, ma il ministro nega
di Alessandra Ricciardi
Al ministero dell'istruzione non risulta. Eppure nella bozza di decreto legge sull'innovazione digitale, il cui esame al consiglio dei ministri è stato rinviato al 28 settembre, l'articolo 21 è chiaro: nelle scuole primarie di montagna e nelle piccole isole, lì dove non ci sono i numeri per costituire una classe, l'insegnante sarà sostituito da un pc.
La notizia, anticipata da ItaliaOggi (si veda il numero di mercoledì scorso), segna una svolta nella tradizionale gestione dei docenti nelle scuole sottodimensionate. Ad oggi servono non meno di 15 alunni per costituire una classe normale. Se non si raggiunge il numero minimo di studenti in età, situazione diffusa soprattutto nelle piccole isole e nei comuni montani, si procede con le pluriclassi, ovvero alunni di età diverse raggruppati in unica classe. Il decreto legge esclude questa possibilità e prevede che, dal prossimo anno scolastico, in assenza dei requisiti ordinari, si istituiscano «centri scolastici digitali»: grazie ai fondi per l'informatizzazione che ha in dote il ministero, ogni piccolo centro con pochi studenti sarà dotato di un collegamento rete e di uno schermo. I ragazzi seguiranno così le lezioni della classe di assegnazione a distanza «senza che questo comporti incrementi di spesa ai fini della determinazione degli organici» di insegnanti e di personale ausiliario. Un modello che in Australia ha consentito di garantire le lezioni anche in situazioni di particolare isolamento. La scuola a distanza si farà in locali messi a disposizione dal comune, che dovrà occuparsi anche della custodia. Ora si attende di conoscere il testo finale del decreto.