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Il Gazzettino BOICOTTATI I LIBRI DI TESTO CHE RECEPISCONO LE DIRETTIVE DELLA RIFORMA SCOLASTICA

GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE MEDIE DI VENEZIA: MESSE A PUNTO ULTERIORI FORME DI PROTESTA ANTI-MORATTI BOICOTTATI I LIBRI DI TESTO CHE RECEPISCONO LE DIRETTIVE DELLA RIFORMA SCOLASTICA di Yuri Callia...

23/04/2004
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GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE MEDIE DI VENEZIA:
MESSE A PUNTO ULTERIORI FORME DI PROTESTA ANTI-MORATTI
BOICOTTATI I LIBRI DI TESTO CHE RECEPISCONO LE DIRETTIVE DELLA RIFORMA SCOLASTICA
di Yuri Calliandro,

Bloccare l'adozione dei libri di testo che recepiscono l'impianto della riforma Moratti e confermare anche per il prossimo anno scolastico il Piano di Offerta Formativa relativo al 2003-2004. Queste le decisioni più importanti prese dai docenti delle scuole medie di Venezia e isole, riunitisi ieri mattina in assemblea sindacale presso la sala del Consiglio di Quartiere 1 di San Lorenzo per discutere sugli effetti che il nuovo assetto del settore scolastico italiano avrà sulla struttura della scuola media. Un dibattito acceso, al termine del quale i docenti hanno dato approvazione ad un documento in cui si precisano meglio le ragioni del dissenso alla riforma e che stanno alla base delle decisioni prese.
In particolar modo si punta il dito contro la riduzione dell'orario scolastico, che insieme al contemporaneo aumento delle materie insegnate "rappresenta un grave impoverimento dell'istruzione media statale, che non potrà più garantire un sufficiente livello di qualità nella preparazione di base dei ragazzi". Nello specifico, la riduzione dell'orario, secondo i docenti, "non garantisce l'insegnamento di alcune materie fondamentali come Italiano, Storia, Inglese e Geografia", mentre l'abolizione dell'insegnamento in compresenza "elimina il modello tempo prolungato che finora ha costituito la base pedagogica e didattica della scuola media". Punti controversi inoltre sono la suddivisione tra materie obbligatorie e facoltative, l'istituzione del docente tutor, l'istituzione di un portfolio delle competenze individuali, e la potenziale riduzione delle cattedre.
I docenti dunque chiedono "al Governo e tutte le forze politiche di ritirare il decreto attuativo della riforma", e ai colleghi delle altre scuole di Venezia "un incontro di verifica della situazione presente e di programmazione di iniziative unitarie per il futuro".

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