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Il Denaro: Tagli e aule insicure, sindacati all’attacco

Tagli che dal prossimo settembre priveranno la scuola campana di 1.400 docenti e 600 amministrativi a fronte di classi sempre più affollate

07/06/2007
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Il Denaro

Tagli che dal prossimo settembre priveranno la scuola campana di 1.400 docenti e 600 amministrativi a fronte di classi sempre più affollate; ma anche istituti insicuri e fuori norma sia dal punto di vista strutturale che igienico-sanitario, la cui situazione sarà oggetto di denunce a Uffici del Lavoro, Asl, Vigili del fuoco e Procure della Repubblica. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda scelgono la linea dura contro Direzione scolastica regionale e Ministero dell’Istruzione, e ieri, nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede napoletana della Cgil, in via Torino, spiegano perchè. Secondo i sindacati l’istruzione va inserita a buon diritto nella lunga lista delle emergenze della Campania. Per difendere una “scuola di qualità” le sigle sindacali indicono la mobilitazione della categoria.
di Velia De Sanctis

I cittadini devono sapere che tra le emergenze della Campania c’è anche l’istruzione. Per questo i segretari regionali di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda denunciano una riduzione di organico pari a 2 mila posti (1.400 docenti e 600 personale amministrativo) che va inserita, secondo i sindacati, nel contesto già drammatico in cui versa l’istruzione campana a causa delle politiche di questo e del precedente governo. Ieri, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Flc Cgil, in via Torino, i sindacati annunciano la mobilitazione della categoria. Non solo. In un esposto ai competenti Uffici del Lavoro, alle Asl, ai Vigili del fuoco e alle Procure della Repubblica, vengono denunciate il mancato rispetto di decreti ministeriali vigenti in materia di sicurezza strutturale e igienico-sanitaria. “Sono emerse - afferma Franco Buccino, segretario regionale della Flc-Cgil - numerosissime classi, in Campania, soprattutto di scuola secondaria di secondo grado, formate da un numero di alunni notevolmente superiere al massimo previsto dalla normativa vigente. Un ennesimo tassello — continua - nel già drammatico panorama nel quale le politiche del vecchio e del nuovo governo hanno relegato la nostra scuola”.
Concorda Vincenzo Brancaccio, segretario regionale della Cisl scuola, che ribadisce gli aspetti essenziali del problema sicurezza: “l’inagibilità igienico-sanitaria di classi così affollate, le condizioni minime di sicurezza da rispettare in caso di evacuazione forzata e improvvisa, e la mancata vigilanza”. E’ grave, secondo Brancaccio, che il Ministero della Pubblica istruzione e la Dirigenza scolastica regionale non abbiano predisposto interventi. “Non dobbiamo aspettare che avvenga l’irreparabile - afferma — ma attivarci subito per una maggiore cultura della sicurezza, che sembra completamente assente”. I sindacati denunciano dunque classi superaffollate, con un insufficente numero di collaboratori scolastici che impedirebbe l’azione di vigilanza e l’assistenza agli alunni diversamente abili. “Ci sono liste di attesa interminabili - rileva Franco Pascarella, segretario regionale Uil scuola - numerose sezioni ridotte nella scuola dell’infanzia, 718 posti in meno nella scuola primaria”. E aggiunge: “abbiamo circa 250 posti in meno nella scuola secondaria di secondo grado, oltre a diversi tagli ancora da attuare ai posti della scuola secondaria di primo grado”. I sindacati puntano il dito contro le amministrazioni locali: “Subiamo tagli da anni - prosegue Pascarella - la classe politica è sorda ai nostri appelli. Vogliamo scelte e risposte”.
Dello stesso avviso Gaetano Mattera, segretario regionale della Federazione Gilda Ulms: “questo Governo - dice - ci aveva fatto ben sperare, poi ha fatto marcia indietro. Ora tocca agli enti locali mettersi in moto”. Altrimenti, denunciano i sindacati, il prossimo anno molti istituti potrebbero essere costretti a chiudere.


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