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Il comodato d'uso c'è solo sulla carta

Ai ritardi del decreto legge si affiancano quelli del ministero

24/09/2013
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ItaliaOggi

 di Franco Bastianini  
 

L'ennesimo tentativo di ridurre le spese per l'acquisto dei libri scolastici sostenute dalle famiglie arriva fuori tempo massimo, almeno per l'anno scolastico che è appena iniziato.

In tema di adozione dei libri di testo, l'articolo 6 del decreto legge sull'istruzione modifica alcune delle disposizioni in vigore (art. 15 del decreto legge 112/2008 e art. 151 del T.U. 297/1994) stabilendo che i libri di testo «possono» essere adottati dal collegio dei docenti (la normativa in vigore dispone invece che «sono» adottati dal collegio dei docenti) e che nell'eventuale adozione vanno individuati preferibilmente i testi disponibili, in tutto o in parte, nella rete internet.

I testi consigliati, in ogni caso, potranno essere indicati dal collegio dei docenti solo se hanno carattere di approfondimento o monografico. Una misura che avrà evidenti effetti sul prossimo anno scolastico, visto che per quello in corso i docenti hanno già deciso a maggio scorso.

Sempre al fine di ridurre le spese che sostengono le famiglie, l'art. 6 dispone che il ministero dell'istruzione debba, con apposito decreto, assegnare direttamente alle istituzioni scolastiche duemilioni e settecentomila euro per l'anno 2013 e cinquemilioni e trecentomila euro per l'anno 2014 da utilizzare per l'acquisto, anche tra reti di scuole, di libri di testo e dispositivi per la lettura di materiali didattici digitali da concedere in comodato d'uso a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Una misura concreta insomma, nella direzione del welfare dello studente.

Se le disposizioni contenute nell'art. 6 non subiranno modifiche in sede di conversione in legge del decreto legge, esse però non potranno che trovare applicazione con l'inizio dell'anno scolastico 2014/2015. Le lezioni sono infatti già iniziate e, come se non bastasse, la concessione delle risorse, e poi del comodato, è subordinata a un decreto ministeriale attuativo. Il ministero dell'istruzione avrebbe dovuto definire, oltre all'ammontare delle somme da assegnare ad ogni istituzione scolastica, i criteri per la concessione dei libri agli alunni in base alla situazione reddituale. Ma anche in questo caso si registra un ritardo: il decreto legge prevedeva che il provvedimento attuativo fosse pubblicato entro il 19 settembre, ma ad oggi non se ne ha nessuna notizia.


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