Il Cittadino-Cento maestre in sciopero
Cento maestre in sciopero: "Riforma Moratti da fermare" Gli insegnanti del primo circolo incrociano le braccia. Per bocciare il ministro Letizia Moratti. A scioperare la prima ora di scuola d...
Cento maestre in sciopero:
"Riforma Moratti da fermare"
Gli insegnanti del primo circolo incrociano le braccia. Per bocciare il ministro Letizia Moratti. A scioperare la prima ora di scuola del 10 settembre, giorno di inizio delle lezioni, sono almeno un centinaio di docenti del circolo. "L'80 per cento del corpo docente, scuola materna ed elementare - commenta Mina Zanoni, rappresentante delle Rsu - aderisce all'agitazione nazionale, aldilà della sigla di appartenenza. Abbiamo firmato una lettera e stampato dei manifesti cercando di coinvolgere anche gli altri circoli didattici perché la mobilitazione sia massiccia". La preside della Cazzulani Giusy Moroni, dal canto suo, è d'accordo sulle motivazioni dello sciopero, ma ha deciso di non aderire: "Il primo giorno di lezione preferisco essere qui ad accogliere i bambini - spiega -. Credo che saranno poche le insegnanti delle mie scuole che si asterranno dal lavoro. Se dovessi scioperare ogni volta che c'è qualcosa che non va, dovrei farlo ogni due giorni". Gli insegnanti del I circolo contestano la riforma della Moratti e, in particolare, la proposta dell'insegnante prevalente: un docente che in classe dovrebbe svolgere il maggior numero di ore di lezione, mentre altri due o più colleghi si occuperebbero di completare l'orario scolastico. "Questa proposta - commentano i docenti - distruggerebbe di fatto l'esperienza del tempo pieno, riducendo l'attuale orario di 40 ore e tornando a un modello di scuola in cui la maestra si occupava di tutte le materie, vanificando così le maggiori competenze acquisite in questi anni". Nel mirino delle insegnanti anche il tentativo frettoloso di imporre la sperimentazione, il taglio dei progetti scolastici e l'anticipo dell'iscrizione alla scuola materna. In quest'ultimo caso si creerebbero sezioni con bambini di età e bisogni differenti, andando verso una scuola dell'infanzia più assistenziale e meno qualificata. La Uil, intanto, rincara la dose: "La direzione regionale - commenta il segretario lombardo Leonardo D'Onofrio - deve trovare una soluzione per la trasformazione degli incarichi a tempo indeterminato per tutto il personale Ata in graduatoria e impegnarsi per l'incarico a tempo indeterminato ai docenti, senza aspettare la finanziaria 2003".
Cri. Ver.