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Il Centro-Sindacati scuola contro i tagli al personale Ata

Incontro con il direttore regionale Santilli Sindacati scuola contro i tagli al personale Ata L'AQUILA. Protestano i sindacati della scuola contro i tagli annunciati al personale n...

05/06/2005
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Il Centro

Incontro con il direttore regionale Santilli
Sindacati scuola contro i tagli al personale Ata
L'AQUILA. Protestano i sindacati della scuola contro i tagli annunciati al personale non docente. Tagli che, secondo i sindacati, panalizzerebbero in particolar modo l'Abruzzo.
"Se non perverranno tempestivamente risposte di posti aggiuntivi per l'organico di settembre, le organizzazioni sindacali regionali metteranno in atto pesanti iniziative di protesta".
È quanto annunciano i rappresentanti di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals dopo la riunione all'Aquila con la direzione scolastica regionale, nella quale si è discusso dei tagli agli organici del personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) per le scuole abruzzesi.
Il dirigente Sandro Santilli ha informato i sindacalisti Paola Bonifaci (Flc Cgil), Pierluigi Palmieri (Snals) Renato Pengue (Cisl Scuola) ed Enio Taglieri (Uil Scuola) che il Ministero è stato sollecitato a rivedere i parametri che hanno portato al taglio di 238 posti da collaboratore scolastico (bidello).
"I sindacati", si legge in una nota delle quattro organizzazioni, "hanno duramente contestato la decisione del ministro che il 5 maggio ha diramato uno schema di decreto interministeriale dal quale è evidente che l'Abruzzo è tra le regioni più penalizzate anche per l'anno scolastico 2005-2006. Il Decreto", prosegue il documento, "non tiene alcun conto della specificità dell'organizzazione scolastica in Abruzzo nè delle esigenze delle sue zone interne, caratterizzate da un'orografia per cui i comuni di montagna e le rispettive frazioni meriterebbero ben più particolare e attenta valutazione piuttosto che un'applicazione burocratica di parametri collegati esclusivamente al numero degli alunni".
Sempre secondo i sindacati, inoltre, "non c'è nessun rapporto tra tali parametri e le classi realmente attivate, tra tali parametri e la presenza di un alto numero di alunni disabili, portatori anche di gravi patologie, che senza un numero adeguato di collaboratori scolastici rischiano di essere esclusi dalla piena fruizione del diritto allo studio".


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