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Il Centro-Scuola, cattedre cancellate

Scuola, cattedre cancellate Sindacati in allarme: a settembre con la riforma fra elementari e materne si perderanno 28 docenti Sono previste forti diminuzioni anche alle superior...

21/04/2004
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Il Centro

Scuola, cattedre cancellate
Sindacati in allarme: a settembre con la riforma fra elementari e materne si perderanno 28 docenti
Sono previste forti diminuzioni anche alle superiori ma non si conoscono i numeri


TERAMO. Per le scuole dell'infanzia si prospettano tempi duri. Per il prossimo anno scolastico è prevista una perdita di 28 docenti. I tagli, che prevedono una riduzione di 15 unità alle elementari e 13 alle materne, suscitano forte preoccupazione negli operatori della scuola e nei sindacati, sicuri che con il nuovo organico non si potrà garantire un servizio efficace per il livello scolastico più delicato.
"Il problema", commenta Paola Bonifici, segretaria regionale della Cgil scuola, "deriva dai parametri della legge Moratti, inseriti nella Finanziaria del 2002. Si prevedeva, nei tre anni successivi dall'entrata in vigore del decreto, una riduzione costante del personale scuola. I tagli che interesseranno la provincia sono relativi a materne, elementari e superiori, ma per l'ultimo grado non abbiamo ancora il dato definitivo". Partendo dalle materne, il prossimo anno i docenti saranno 636, a differenza dei 649 che aveva individuato il governo per la provincia. Le 13 unità in eccesso sono state accantonate dalla direzione didattica regionale che le utilizzerà per coprire i "buchi" delle supplenze durante l'anno. "La scelta", commenta Paola Bonifici, "non è condivisibile. Nonostante il governo già ci avesse dato un numero di docenti estremamente esiguo rispetto alle esigenze, ora dobbiamo fare i conti anche con la decisione della direzione didattica regionale di contrarre ancora di più l'organico per creare una riserva. Si corre il rischio di offrire un servizio assolutamente non adeguato alle esigenze dei bambini dovendo, per forza di cose, creare classi molto più ampie per recuperare il gap di personale".
Alle elementari non va meglio: il prossimo anno si dovrà ammortizzare un taglio secco di 41 unità nelle parti di insegnamento comune, recuperato solo in parte dall'ingresso di 26 insegnati in più di lingua inglese. "Per fortuna", aggiunge la sindacalista, "il governo si è reso conto dell'eccessivo taglio e ha deciso di chiamare 26 docenti in più, ma di sola lingua inglese, per recuperare la situazione. Un modesto palliativo: così si abbassa il numero complessivo dei docenti in esubero, che ora diventano 15 unità rispetto alle 41 iniziali, ma si capisce bene che il recupero sarà solo nell'inglese e non nel resto degli insegnamenti". Una situazione valutata allo stesso modo da tutti i sindacati confederali, contrari ai tagli scuola in provincia. Un incontro congiunto, per discutere della situazione e pianificare eventuali iniziative di protesta, si terrà venerdì.
Gianpaolo Falciatano


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