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Il Centro-Insegnanti di sostegno e bidelli, è emergenza

Insegnanti di sostegno e bidelli, è emergenza Il dirigente del Csi: "Ci sono stati dei tagli, ora ne paghiamo le conseguenze" DIANA POMPETTI ...

31/08/2005
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Il Centro

Insegnanti di sostegno e bidelli, è emergenza
Il dirigente del Csi: "Ci sono stati dei tagli, ora ne paghiamo le conseguenze"
DIANA POMPETTI


TERAMO. Pochi insegnanti di sostegno e pochissimi bidelli. Il nuovo anno scolastico si annuncia all'insegna di questa duplice emergenza, sia in città che in provincia. Tutto sembra in regola, invece, per la copertura delle cattedre.
Dopo l'immissione di ruolo di 40mila docenti deciso a livello nazionale, il Centro servizi amministrativo ha fatto tutte le nomine, anche quelle delle supplenze annuali. Per la scuola materna sono stati coperti 23 posti, 10 per le elementari, 37 per le medie, 41 per gli istituti superiori. 33 sono state le nomine per gli insegnanti di sostegno e 30 per il personale amministrativo. Per quanto riguarda le supplenze annuali, invece, è stato coperto il 90% dei posti, ma entro qualche giorno si dovrebbe arrivare al 100%. "Dal punto di vista delle coperture delle cattedre", dice il dirigente Lantino Romani, "tra luglio ed agosto abbiamo fatto un lavoro che ci ha consentito di fare tutte le immissioni in ruolo. Con questo organico presente nelle scuole già dal primo giorno sarà possibile fare orari completi. I problemi sono legati alla riduzione del personale di sostegno e dei bidelli. Va detto che ci sono stati dei tagli a livello nazionale per carenza di fondi e di conseguenza anche la nostra provincia ne ha risentito. Mi auguro che gli altri enti competenti possano intervenire per ridurre al massimo i disagi".
I numeri sono da bollettino di guerra. In provincia di Teramo c'è stata una riduzione di circa 40 collaboratori scolastici, i bidelli. "Abbiamo cercato di garantire il servizio in tutte le scuole", spiega Romani, "ma è evidente che per fare questo abbiamo dovuto riorganizzare tutta la distribuzione. E' probabile, anzi sicuro, che molte scuole, anche istituti grandi, potranno contare sulla presenza di un solo bidello".
L'altra nota dolente è quella degli insegnanti di sostegno. Anche quest'anno gli studenti disabili saranno ulteriormente penalizzati. La scure dei tagli fatta a livello nazionale si è abbattuta anche su questo e in provincia sono stati assegnati 63 posti in meno. Il disagio riguarda soprattutto gli istituti scolastici superiori. Per 240 studenti disabili ci sono 76 insegnanti di sostegno. "La situazione è veramente difficile", aggiunge Romani, "noi ci auguriamo che gli enti locali, a cominciare dai Comuni, possano intervenire, così come già accaduto". C'è poi, così come ogni anno, la questione degli edifici scolastici non ancora pronti. In città è il caso dell'istituto tecnico commerciale Pascal, dove ci sono ancora dei lavori. Anche per quest'anno, almeno per i primi mesi, una classe continuerà ad essere ospitata nell'edificio del Comi. Qualche problema potrebbe esserci anche al liceo scientifico dove è stata creata una classe in più e per ospitarla si sta cercando di trovare un'aula all'interno dell'edificio di via Sturzo. "Da questo punto di vista", conclude Romani, "potrebbero esserci degli ostacoli. Per il momentoo, però, escludiamo il ricorso ai doppi turni".


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