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Il Centro-Decreto Moratti, un coro di no

Decreto Moratti, un coro di no Studenti medi, docenti e universitari uniti nel corteo Grande mobilitazione in centro assieme ai lavoratori contro i tagli nella scuola e il precar...

01/12/2004
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Il Centro

Decreto Moratti, un coro di no
Studenti medi, docenti e universitari uniti nel corteo
Grande mobilitazione in centro assieme ai lavoratori contro i tagli nella scuola e il precariato


CHIETI. 'Il sapere è il nostro futuro' e ancora 'No alle deforme Moratti'. Sono alcuni degli slogan urlati ieri mattina dagli studenti delle scuole superiori della città e dell'università D'Annunzio, che hanno sfilato al corteo di protesta indetto dai sindacati confederali.
Una presenza compatta che ha ribadito il profondo dissenso alle scelte operate dal ministro dell'istruzione Letizia Moratti. Ai ragazzi, si sono aggiunti docenti e precari universitari, marciando fianco a fianco con i lavoratori nella giornata di mobilitazione che ha colorato le vie del centro. Non sono passati inosservati i rappresentanti del coordinamento 'docenti ' studenti' della D'Annunzio. I quali, con palette, secchielli e salvagenti hanno provocatoriamente raffigurato il naufragio dell'università. Toni da 'ultima spiaggia', come suggeriva il cartellone tenuto issato per tutta la giornata da un giovane docente dell'ateneo. "E' importante far sentire la nostra voce in un contesto del genere, senza dubbio più consono ad amplificare le iniziative che stiamo portando avanti nelle facoltà di Chieti e Pescara. Contestiamo il decreto di legge delega (Ddl) della Moratti" commenta Letizia Ciamarella, del coordinamento della D'Annunzio, "e i tagli che stanno stabilizzando il precariato nelle università. Per questo ieri molti ricercatori sono sfilati con al collo dei cartelli con su scritto 'Affittasi ricercatore universitario a costo zero!'.
'La situazione è davvero preoccupante e siamo pronti a riversarci in massa davanti al parlamento" fa sapere Ciamarella "quando sarà discusso il Ddl Moratti". Rincarano la dose alcuni esponenti dell'Udu (Unione degli universitari) e dei sindacati dei lavoratori della D'Annunzio. 'A oggi, la didattica e la ricerca universitaria viaggiano a vele spiegate verso un vicolo cieco ed è indispensabile fare qualcosa per invertire la rotta. Noi" dice Fabio Stella della lista universitaria 360° Udu "ci stiamo provando".
"E' arrivato il momento che anche il senato accademico prenda le distanze dalle riforme che stanno investendo l' università pubblica così come hanno già fatto quasi tutti gli altri atenei italiani. Siamo stanchi" tuona Antonio Pellegrini della Cgil-università "del silenzio assordante dei vertici dannunziani".
Non meno teneri all'indirizzo della Moratti, gli studenti più giovani delle superiori: 'Non vogliamo la scuola della Moratti...vogliamo più finanziamenti, più diritto allo studio, più partecipazione". Anzi, i numerosi ragazzi accorsi sotto i simboli dell'Uds (Unione degli studenti), 'Free speech' e Sinistra giovanile hanno avuto il merito di animare molto il lungo serpentone dei confederali. 'La partecipazione è stata ottima" dice Ivano Legnini di 'Free Speech' "a testimonianza che gli studenti hanno a cuore tutte le problematiche della società".
Jari Orsini


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