Il bluff di un concorso, riservato o quasi ma non per tutti
di Pippo Frisone
Il 24 settembre è stato pubblicato sulla G.U. il Bando di Concorso a 11.542 posti d’insegnamento nelle scuole statali d’ogni ordine e grado. L’ultimo Concorso Ordinario, quello con un milione di domande risale oramai a 13 anni fa. Questo concorso strenuamente voluto dal Min.Profumo, osteggiato dai precari storici e da larga parte dei sindacati di categoria, ad una prima lettura conferma tutte le contraddizioni e tutti i limiti a suo tempo denunciati anche su questo giornale.
A leggere le tabelle sulla ripartizione dei posti nelle regioni appare in tutta evidenza l’ennesima beffa consumata ai danni dei precari.
Innanzitutto al concorso non possono partecipare tutti.
Non possono partecipare “ tutti gli abilitati “ che stanno nelle graduatorie ad esaurimento e men che meno tutti i laureati e diplomati, in possesso dei vecchi titoli di studi.
Il bando parla chiaro. Il concorso è a posti , ripartiti su base regionale.
Nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia, il concorso può essere svolto in quasi tutte le regioni d’Italia , per quasi 5mila posti, con l’eccezione di Val d’Aosta e Trentino.
Vi partecipano idonei e abilitati, vecchi e nuovi, con apertura anche ai diplomi magistrali quadriennali e sperimentali quinquennali purché conseguiti entro il 2001/02.
Nella secondaria, invece, c’è una differente distribuzione dei posti nelle varie regioni dove non sempre compaiono le stesse classi di concorso e tutti gli ambiti disciplinari o per mancanza di posti o per la presenza di docenti in esubero.
Infatti delle 100 classi di concorso dei docenti laureati delle medie e delle superiori, compaiono nel bando solo 17 cl. di concorso comprese negli ambiti disciplinari ( a36-37, a38-47-49, a43-50-51-52, a345-346, a245-246, a29-30 ) e solo 7 singole classi di concorso (a17,a19,a20,a33,a34, a59, a60 ).
A conti fatti resta fuori dal bando la stragrande maggioranza delle classi di concorso, vale a dire ben 76 su 100. I posti messi a concorso nelle medie e nelle superiori ammontano a 5.677.
Per non parlare degli insegnanti di Arte applicata con zero posti su 22 cl.conc. e dei docenti diplomati di laboratorio (ITP), presenti nel bando con una sola cl.di concorso, la C430, sulle 60 attuali.
Quanto ai vecchi titoli di laurea e di diploma anche qui compare uno sbarramento temporale riferito all’anno accademico di conseguimento: entro il 2001/02 per i corsi di laurea quadriennali ed entro il 2002/03 per quelli di durata quinquennale.
Il sostegno distribuisce 952 posti di cui 127 nell’infanzia, 315 nella primaria, 314 nella media e 196 nelle superiori, agli aspiranti in possesso del diploma di specializzazione.
Restano esclusi da questa tornata concorsuale i docenti a tempo indeterminato mentre quelli a tempo indeterminato nelle scuole paritarie o comunali vi possono partecipare, così come altri dipendenti pubblici di ruolo in altri comparti!!
L’ultima beffa il Ministro la riserva alle abilitazioni.
Gli aspiranti non abilitati che superando tutte le prove d’esame risulteranno idonei ma non in posizione utile per l’assunzione in ruolo sui posti messi a concorso, perdono anche il diritto al conseguimento dell’abilitazione. E’ questo il riconoscimento del merito che vuole Profumo.
Restiamo convinti che di “questo concorso” in questo momento si poteva fare a meno. Si poteva rinviarlo a tempi migliori, magari dopo aver sistemato quei centomila precari che ogni anno consentono alla scuola italiana di funzionare.
Un concorso da un milione di euro, “ inutile e dannoso” è stato detto che esclude i giovani laureati e, deludendo ogni attesa, diventa riservato o quasi e tutto sommato per pochi ma non per tutti.