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Il 10 politico della Longhena e l'art.21 della Costituzione

COMUNICATO STAMPA dell’Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia

01/04/2009
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COMUNICATO STAMPA
dell’Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia
Bologna, 1 aprile 2009
La conclusione della visita ispettiva alle scuole Longhena è allarmante
e va ben oltre la polemica sugli strumenti di valutazione degli alunni
ed oltre le mura scolastiche, per investire i valori democratici di
tutta la società.
Le dichiarazioni del Ministro Gelmini, all’indomani dello scoppio del
“caso Longhena” (“Mi auguro che i dirigenti di questa scuola prendano
provvedimenti e sanzioni contro i responsabili”, Studio Aperto, 12
febbraio) manifestavano apertamente la voglia/richiesta di una punizione
“esemplare”. E’ ora di tutta evidenza il senso dell’ “esempio” da dare:
zittire qualsiasi forma di dissenso, instillare paura e acquiescenza.
Riteniamo gravissimo il comportamento dell’ispettore Lelli e del
Direttore provinciale Aiello, che, per assecondare il desiderio della
Ministra e consapevoli di non essere in possesso di argomentazioni
pedagogiche, didattiche e perfino di tipo burocratico formale, hanno
messo nero su bianco accuse che hanno dell’incredibile.
Se infatti a 27 insegnanti sono stati mossi addebiti (infondati) di
ordine amministrativo, tre insegnanti (tra i quali la maestra contro
cui si scagliò pubblicamente la Gelmini) vengono accusati per aver
rilasciato dichiarazioni ai giornali ed aver organizzato un dibattito
sulla valutazione (cui era presente anche il preside della Facoltà di
Scienze della Formazione); in una parola li si vorrebbe perseguire per
aver aperto bocca, per aver detto e sostenuto le loro convinzioni.
Vorremmo ricordare a tutti i cittadini, anche a chi non ha figli a
scuola, che la repressione del dissenso e la “criminalizzazione” dei
reati di opinione sono spesso il primo passo per l’instaurarsi di un
regime autoritario.
Vorremmo non sommessamente ricordare alla Ministra che va fiera di aver
introdotto (?) nelle scuole lo studio della “Cittadinanza e della
Costituzione”, che all’atto del suo insediamento ha giurato fedeltà e
lealtà alla Costituzione, che all’art. 21 recita: “Tutti hanno diritto
di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto
e ogni altro mezzo di diffusione”.
La Ministra deve sapere che continueremo a manifestare e con ancora più
forza in difesa non solo della Scuola della Costituzione ma della
Costituzione stessa.

Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia
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