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I prof che daranno i voti agli atenei L’agenzia che misura l’efficienza

Una rosa di 15 nomi, il ministro ne indicherà 7. C’è l’economista Kostoris

02/01/2011
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Corriere della sera

ROMA— Molti si aspettavano pezzi da novanta, nomi famosi o almeno conosciuti dal grande pubblico. E invece il comitato d’esperti guidato da Salvatore Settis, ex direttore della Normale di Pisa, ha scelto una strada diversa. Tra i quindici candidati per l’Anvur, l’agenzia per la valutazione del sistema universitario, ci sono professori sì di livello ma lontani dallo star system accademico. Tre donne e dodici uomini, la lista non è ancora ufficiale ma secondo indiscrezioni l’unico nome noto è proprio quello già circolato: Fiorella Kostoris, economista, docente della Sapienza ed ex moglie di Tommaso Padoa Schioppa. Gli altri sono materia per addetti ai lavori, professori scelti dando la precedenza a chi ha già esperienza nel difficile campo della valutazione visto che l’Anvur sarà chiamato a mettere i voti alle università italiane e giocherà un ruolo importante nella distribuzione dei fondi. Alla lista dei quindici il comitato è arrivato esaminando più di 300 domande. Oltre al curriculum pesava il cosiddetto impact factor, cioè il numero di citazioni sulle riviste scientifiche. Il comitato ha poi cercato di garantire un certo equilibrio non solo tra i vari campi disciplinari ma anche tra le diverse università. Adesso il ministro Mariastella Gelmini dovrà scegliere sette nomi e i sette eleggeranno fra di loro il presidente. Chi sono gli altri candidati? Partiamo dalle donne, dove la competizione è meno serrata. Da regolamento, nell’Anvur ci dovranno essere almeno due donne e quindi delle tre candidate solo una potrebbe restare fuori. Oltre alla Kostoris i nomi in lizza sono Gloria Pungetti, che arriva da Cambridge e si occupa di geografia umana, ed Anna Laura Trombetti, che insegna storia a Bologna ed ha lavorato sulla valutazione in varie università italiane. Tre gli ingegneri: Sergio Benedetto, del politecnico di Torino, Alberto Felice De Toni, docente a Udine e presidente della commissione che ha ridisegnato gli istituti tecnici e professionali, e Andrea Bonaccorsi, che insegna a Pisa, ha un ottimo curriculum nel campo della valutazione e viene considerato vicino all’area Pd. Ci sono poi il fisico Stefano Fantoni, che arriva dalla Sissa di Trieste, la scuola internazionale superiori di studi avanzati, ed ha un ottimo nome nel suo campo. Due gli astrofisici: Giovanni Bignami, ex presidente dell’agenzia spaziale italiana e docente a Pavia, e Nazzareno Mandolesi del Cnr di Bologna. Per la medicina i professori in lizza sono Giuseppe Paolisso, della seconda università di Napoli, e Carlo La Vecchia, della Statale di Milano, mentre per veterinaria il nome è quello di Massimo Castagnaro, ordinario a Padova, grande esperto del morbo della mucca pazza. Restano Agostino Cortesi (matematica a Venezia), Giacinto Della Cananea (diritto a Roma Tor Vergata) e Andrea Graziosi (storia alla Federico II di Napoli). La lista dei quindici non è stata ancora firmata dal comitato d’esperti che l’avrebbe informalmente trasmessa al ministero dell’Istruzione. Per l’ufficialità bisogna aspettare una decina di giorni.

Lorenzo Salvia


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