I genitori: basta valzer delle cattedre, per i nostri ragazzi è un grande stress

Fabrizio Azzolini
Associazione italiana genitori
L’INTERVISTA
ROMA «Noi siamo davvero preoccupati per la continuità educativa e didattica, quando all’inizio di ogni anno scolastico vediamo i nostri ragazzi che cambiano insegnanti». Sono forse gli alunni più di tutti a pagare il maggior prezzo del precariato della scuola. Un grande stress. Non manca di sottolinearlo Fabrizio Azzolini, neo eletto presidente dell’Age (Associazione italiana genitori): «Da anni siamo inascoltati e non si riesce a sovvertire questo status quo. Non vediamo un progetto davanti a noi e che sia programmato negli anni per fermare il ricorso ai supplenti».
Secondo lei come mai quest'annoso problema della scuola è rimasto irrisolto?
«Non si è avuta la volontà di affrontarlo, forse anche per via della crisi di questi ultimi anni. Ma anche quando queste difficoltà economiche non c’erano, la questione del precariato non è stata risolta. E’ colpa di tutti coloro che si occupano di scuola, dai vertici governativi alle parti sindacali».
Gli alunni come vivono l’avvicendamento degli insegnanti?
«Per i primi due-tre mesi di scuola soffrono, ne risentono. E chiedono alle proprie famiglie come mai l’insegnante se ne è andato».
E mamme e papà come reagiscono?
«I genitori a loro volta si rivolgono a noi associazioni. Ci stiamo rendendo conto che tra di loro c’è sempre di più un senso di rassegnazione, per questa come per altre questioni».
La Commissione europea si è espressa contro questo ricorso costante ai precari. Che ne pensa?
«L’Italia ha collezionato tante infrazioni. Mi auguro che anche per la scuola l’Europa riesca a far fare al nostro Paese quello che non è stato fatto in tanti anni».
A. Cam.