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https://www.vareseweb.it-Riforma Moratti: cattedra negata al "tutor".

Scuola - Esordio in salita per la figura del tutor voluto dalla Riforma Moratti alle elementari. La maggior parte delle scuole non smantella il "vecchio team". Vacanze agli sgoccioli e la parola s...

25/08/2004
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Scuola - Esordio in salita per la figura del tutor voluto dalla Riforma Moratti alle elementari. La maggior parte delle scuole non smantella il "vecchio team".

Vacanze agli sgoccioli e la parola scuola torna a far capolino. Per ora siamo ancora in fase di lenta ripresa, con insegnanti ancora ufficialmente in vacanza ma, sotto sotto, già alle prese con la grande incognita di settembre. Il prossimo anno scolastico inizierà ad essere applicata la "Riforma Moratti", quest'anno nella scuola primaria e entro un biennio alle superiori con i suoi due canali: istruzione e formazione.
Il primo giorno di scuola si annuncia turbolento e i mugugni riguardano la figura del tutor, elemento centrale delle innovazioni introdotte dal Ministro e che dovrebbe riportare la scuola ai tempi del maestro unico. ma c'è un problema. I docenti non ci stanno e la grande maggioranza di loro ha deciso di non introdurre la figura del maestro centrale attenendosi all'ultima circolata emessa dal Miur e che parla di "funzioni tutoriali".
A Varese, per esempio, buona parte dei collegi docenti hanno deciso di affidare le funzioni al team e gestire in modo flessibile le impostazioni introdotte dalla Moratti: un lavoro di equipe suddiviso in base alle materie o in base a gruppi di alunni. Insomma, qualcosa di ancora lontano rispetto al dettato della Riforma, che vorrebbe un maestro chiamato a valuta i piccoli studenti, a tenere i rapporti con le famiglie, a consigliare i percorsi educativi del bimbo, a redigere il "portfolio delle competenze". Una figura al centro della crescita del bambino mentre gli altri vengono "relegati" a dare una mano, privati di molte delle loro competenze attuali.
Da Roma, il Ministero minaccia di intervenire invitando i dirigenti scolastici a mobilitarsi perché "vengano attivati gli interventi adeguati anche di carattere disciplinare in presenza di eventuali comportamenti che configurino violazioni delle norme vigenti".
Ma le organizzazioni sindacali sostengono le decisioni dei docenti: "La figura del tutor non può essere introdotta allo stato degli atti - spiega Marinella Magnoni, delegata della Cgil per la scuola - Non c'è stato un passaggio contrattuale che descriva il nuovo ruolo, le competenze, i limiti e l'adeguamento retributivo. Non per nulla, l'ultima circolare del Ministero ha parlato di "funzioni tutoriali" e non di "tutor"".
Intanto all'ex Provveditorato si stanno svolgendo le consuete procedure di nomina dei docenti ( i 12.000 entrati in ruolo con il concorso e quelli appartenenti alle graduatorie permanenti) e del personale ATA. Complicata continua ad essere la situazione dei precari per i quali sono cambiate le regole per ben tre volte. Per loro l'attesa non finisce mai.


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