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Gran Bretagna: «Basta con i test e i tagli alla scuola» Preside si dimette insieme al marito

Alex e Peter Foggo dirigono una scuola primaria dell’Hampshire (lui è il suo vice). Ma hanno deciso di dimettersi per protesta contro le politiche educative dei toryAlex e Peter Foggo dirigono una scuola primaria dell’Hampshire (lui è il suo vice). Ma hanno deciso di dimettersi per protesta contro le politiche educative dei tory

08/05/2017
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Corriere della sera

Caterina Belloni

La moglie fa il preside, il marito è il suo vice. Hanno dedicato la vita alla scuola, ma adesso sono decisi ad andarsene. A dispetto del fatto che il loro istituto sia stato valutato come «ideale» dall’Ofsted, l’organismo che sovrintende al mondo dell’istruzione inglese, e nonostante la solidarietà dimostrata dalle famiglie dei loro allievi. A motivare una scelta di rottura di questo genere è la disillusione di Alex Foggo e di suo marito Peter, che si sentono ormai così in disaccordo con la linea assunta dalla politica educativa del Paese, che per loro «l’unica strada etica percorribile è rimasta quella di dimettersi».

Una scuola senza gioia...

Per spiegarlo hanno inviato una lettera circostanziata ai genitori degli iscritti alla scuola primaria Church of England di Longparish, nell’Hampshire, dove lavorano da oltre 22 anni. Nel documento, come riportato dal Guardian, viene criticata la modifica del curriculum scolastico, che secondo i Foggo si è focalizzato su lettura, scrittura e matematica, lasciando da parte le altre materie, con lo scopo di ottenere risultati migliori nei test. Che sono, in base alla valutazione dei due docenti, una ragione di stress, perché mettono i bambini alla prova a sette e undici anni creando uno stato di ansia, che nulla ha a che vedere con la gioia e il benessere che a parer loro dovrebbe essere inculcato a livello di scuola primaria. «Avevamo cominciato la professione di insegnanti per instillare nei piccoli la creatività, l’entusiasmo per il sapere e la meraviglia – hanno scritto i due responsabili di istituto - , ma proprio queste cose sono state cancellate, lasciando meramente il riferimento a dati concreti e fatti. E la conseguenza che notiamo è l’aumento dello stress e dei problemi psicologici per i nostri allievi». 

.. e senza soldi

Il secondo grave problema riscontrato dai Foggo è il taglio dei fondi alla scuola. «Congelare i fondi, che in realtà significa tagliarli, ha lasciato i capi d’istituto di fronte a scelte spesso impossibili da assumere: quali componenti del corpo insegnante licenziare; quali materie tagliare; a quali dei bambini identificati con bisogni speciali tagliare i fondi che servono per potenziare le ore di sostegno e studio? Siamo convinti che non siano scelte, che vanno nell’interesse dello sviluppo educativo dei bambini e che certo non vadano assunte in un paese ricco come la Gran Bretagna». Anche l’idea di Theresa May di potenziare le Grammar School non è piaciuta ai due coniugi, che giudicano questi istituti selettivi come un errore a livello sociale ed educativo, anche perché mettono in competizione i bambini di dieci e undici anni come se fossero «dei topi in gara». «In questo modo gli alunni vengono spinti a stressarsi tra esami, punteggi e classifiche ed etichettati, e invitati ad etichettare gli altri, se non passano un esame o un test. Un sistema di istruzione di cui davvero non vogliamo fare parte». 

Solidarietà dei genitori

La lettera dei due capi d’istituto ha suscitato reazioni ambivalenti nei genitori. Da una parte si sono sentiti amareggiati per la grave perdita, dall’altra solidali di fronte alle ragioni della decisione. Che peraltro non è isolata. Molti insegnanti di scuola elementare e superiore hanno deciso di abbandonare il loro incarico e rivolgersi ad altri settori perché professionalmente insoddisfatti. Anche se la decisione della coppia dell’Hampshire appare ancora più dirompente. E destinata a scatenare polemiche, ma anche riflessioni. 


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