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Giuornale di Vicenza-La nuova pagella rimandata dai giudici

SCUOLA. Mentre la Camera vara il decreto sull'Università La nuova pagella rimandata dai giudici Roma. Un colpo alla riforma del ministro Letizia Moratti. Lo ha inferto il Tar del Lazio de...

04/02/2006
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Il Giornale di Vicenza

SCUOLA. Mentre la Camera vara il decreto sull'Università
La nuova pagella rimandata dai giudici
Roma. Un colpo alla riforma del ministro Letizia Moratti. Lo ha inferto il Tar del Lazio decidendo la sospensione parziale della circolare ministeriale emanata da viale Trastevere in novembre che stabilisce le modalità per la compilazione di quella che un tempo si chiamava pagella e che ora è il portfolio delle competenze e del Documento di valutazione degli alunni.
La decisione del Tar arriva nel giorno in cui l'Aula della Camera ha dato il sì definitivo al decreto legge in materia di università e beni culturali, che contiene anche norme in favore di soggetti affetti da gravi patologie. I voti a favore sono stati 213, 183 i contrari. Un deputato si è astenuto. L'Unione ha votato contro. Il provvedimento, tra l'altro, incrementa di 32,4 milioni di euro per il 2005 il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti all'estero ed in Italia. È adeguata la disciplina sulle scuole non statali alle disposizioni sulla parità scolastica e le le diverse tipologie di scuole non statali sono ricondotte a due: Si esclude che le scuole non paritarie rilascino titoli di studio con valore legale.
Tornando al Tar, i giudici hanno accolto un ricorso dei Cobas dichiarando che esso non pare prima faciè manifestamente infondato con riferimento alle biografie degli alunni e all'inserimento della religione cattolica nelle attività curriculari. Soddisfatti i sindacati. "Un pezzo decisivo della riforma Moratti va in pezzi" hanno esultato i Cobas secondo i quali "d'ora in poi gli organi collegiali possono deliberare l'adozione della scheda di valutazione con i curricula previsti dai programmi del 1985 per le elementari e del 1979 per la media".
"I giudici", ha fatto notare Enrico Panini, segretario generale della Flc-Cgil, "hanno dichiarato la illegittimità della circolare sotto un duplice profilo: per aver violato la normativa prevista in materia di tutela della privacy secondo la quale l'amministrazione prima di raccogliere dati sensibili, come le biografie degli alunni, avrebbe dovuto dotarsi di un regolamento; per aver violato il decreto legislativo 297 avendo inserito, tra le materie curriculari, l'insegnamento dell'ora di religione, disciplina, invece, facoltativa".
"La frettolosità, l'improvvisazione e l'arroganza autoreferenziale dei ministero ancora una volta - ha commentato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, "ha partorito gattini ciechi, imponendo alla scuola impegni ciechi oltre che inutili. Perché stupirci più di tanto quindi se il governo della scuola riformata, quello che nella propaganda governativa "cresce insieme a te", sempre più frequentemente in questi ultimi tempi passa nella mani del giudice amministrativo, del giudice ordinario e del giudice costituzionale?".
"A questo punto", ha sottolineato Massimo Di Menna, segretario generale Uil scuola, "il ministro deve ripristinare la legittimità dando subito disposizioni alle scuole della nullità della circolare già emanata".


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