Giornale di Vicenza-Torna il maestro unico? "Sarà solo prevalente
Giovedì 25 Luglio 2002 Scuola. La titolare dell'Istruzione: niente è ancora deciso. Ma i sindacati sono già sul piede di guerra: è un ritorno al passato Torna il maestro unico? "Sarà...
Giovedì 25 Luglio 2002
Scuola. La titolare dell'Istruzione: niente è ancora deciso. Ma i sindacati sono già sul piede di guerra: è un ritorno al passato
Torna il maestro unico? "Sarà solo prevalente"
Nei progetti di Letizia Moratti c'è forse il tramonto dell'era dei tre insegnanti per classe
Roma. Scoppia nel bel mezzo delle vacanze estive, e a due mesi dal' inizio del nuovo anno scolastico, la polemica su quanti e quali maestri dovranno occuparsi dei bambini delle scuole elementari. Per ora è solo un' ipotesi, ma quella del cosiddetto "maestro prevalente", se introdotta, sarebbe una novità che segnerebbe la fine dell' era contrassegnata dai "moduli" e dai tre insegnanti per ogni classe. Una figura, il "maestro prevalente", che per alcuni sembra più vicina a quella del vecchio maestro unico, reso celebre dalla letteratura, a cominciare dal buon maestro di "Cuore", e che comunque per decenni ha insegnato a leggere, scrivere e far di conto ad intere generazioni. Tuttavia, secondo quanto per ora trapelato, del "maestro prevalente" si parlerebbe nei progetti soprattutto come punto di riferimento per i genitori e come responsabile della maggior parte del numero di ore settimanali di insegnamento, almeno per i primi tre anni delle elementari.
Ed il "maestro prevalente" sembra non essere l' unico argomento di novità: anche la scuola materna potrebbe, sempre secondo una bozza che circola in questi giorni, ha detto il segretario della Cgil Scuola Enrico Panini, essere investita da una "rivoluzione", tra cui l' introduzione di un tutor, l' insegnamento di lingua straniera ed elementi di informatica.
Novità che riguarderebbero insegnanti e bambini, questi ultimi titolari di un "portfolio, cioè una cartella scolastica che li accompagnerà per tutta la loro carriera di apprendimento, e le loro famiglie grazie all' introduzione di un orario flessibile.
Un' operazione "di facciata" e della quale per ora quasi niente si sa, secondo la Cgil, ma che se applicata segnerebbe il ritorno "al vecchio concetto di asilo, la cui unica funzione era di fare da "badante" ai bambini in sostituzione dei genitori".
Dopo le indiscrezioni pubblicate ieri dal Corriere della Sera circa il "maestro prevalente" il ministro del Istruzione Letizia Moratti (nella foto) afferma però che sui contenuti della riforma scolastica "niente è ancora deciso". Un' ipotesi allo studio, quindi, quella de del "maestro prevalente" che era già stata ventilata nella iniziale proposta di riforma elaborata dalla commissione Bertagna e criticata da vari sindacati. Ma, ha detto il ministro, "non è ancora deciso niente. Siamo in una fase di analisi rispetto alle indicazioni che seguiranno la definizione del profilo educativo. Quando avremo quindi definito il profilo educativo - ha aggiunto il ministro - potremo dare delle risposte definitive. In questo momento è tutto ancora in fase di elaborazione".
La reazione dei sindacati, per ora, è una levata di scudi: per Daniela Colturani, segretario generale della Cisl Scuola è in atto un "tentativo di voler perseguire una riforma che ancora non c'è e che proprio in questi giorni è oggetto di un difficile e controverso dibattito parlamentare".
"Esterrefatto" per la "disinvoltura con la quale il ministero dell' istruzione intende perseguire lo smantellamento della scuola pubblica", si dice, in una nota, Enrico Panini, segretario generale della Cgil Scuola, secondo il quale "per la scuola elementare si vuole tornare agli anni Cinquanta: un solo maestro, abolizione del tempo pieno, ripristino del dopo-scuola per gli alunni in difficoltà, attivit? a pagamento. Noi siamo contrari. Difenderemo con la lotta - conclude il segretario generale della Cgil Scuola - un patrimonio scolastico che nessuno si può permettere di liquidare".