Giornale di Vicenza-Sperimentazione, un mistero
Comprensivo 7 di viale Fiume, lunedì un incontro sindacati- personale scolastico Sperimentazione, un mistero Notizie ancora incerte sull'avvio della riforma di Anna Madron ...
Comprensivo 7 di viale Fiume, lunedì un incontro sindacati- personale scolastico
Sperimentazione, un mistero
Notizie ancora incerte sull'avvio della riforma
di Anna Madron
Famiglie ansiose di sapere e sindacati sul piede di guerra. A meno di una settimana dall'inizio del nuovo anno scolastico sulla sperimentazione della riforma nelle elementari regna ancora l'incertezza. E da Venezia, dall'ufficio scolastico regionale, fanno sapere che il decreto del ministro, con il quale verrà ufficializzata la sperimentazione in circa 200 scuole italiane, uscirà con tutta probabilità tra l'11 e il 12 settembre prossimo. In coincidenza, dunque, con l'inizio delle lezioni in quasi tutti gli istituti.
Prima di questa data dunque qualsiasi presa di posizione di Consigli d'Istituto e collegi docenti non riveste alcun valore. Tempi troppo stretti a giudizio dei sindacati che parlano di situazione caotica e totale mancanza di informazioni. Non si sa ancora, infatti, se, oltre a Montecchio Maggiore anche Vicenza potrà contare su una scuola che terrà a battesimo la riforma. Se sì, il comprensivo individuato sarebbe il 7 di viale Fiume, diretto da Anna Vasina subentrata da poco al dirigente Giuseppe Galassini. "Il 9 settembre proprio in viale Fiume ci sarà un'assemblea dei sindacati Cgil e Cisl con lo scopo di incontrare il personale della scuola e avviare un confronto sulla riforma. Per capire disponibilità, intenzioni e obiezioni ad un progetto sul quale ci sono ancora troppi dubbi".
Tre in particolare le critiche che Angelo Turato, segretario provinciale della Cgil Scuola muove alla riforma Moratti. "La scuola dell'infanzia viene ricacciata in una dimensione di assistenzialismo superata da anni. Quella elementare torna al maestro unico di serie A e a quello di attività integrative di serie B. Il personale docente ed Ata, già ridotto e precarizzato dai tagli all'organico, deve affrontare senza strumenti e senza risorse una emergenza creata dalla politica degli annunci trionfalistici ed elettoralistici". Insomma per la Cgil una riforma da buttare che " aumenta i carichi di lavoro di tutti e non garantisce un uso mirato e qualificato delle risorse già decurtate".
E mentre sul fronte sindacale le polemiche si moltiplicano, arriva da Roma la notizia che anche la commissione dei 40 "saggi" nominata dal Consiglio nazionale della Pubblica istruzione ha bocciato due giorni fa il decreto Moratti sulla sperimentazione della riforma nella materna e nella elementare. Il responso delle due commissioni, che hanno studiato il piano per oltre un mese, è senza appello: "Il maestro unico è un ritorno al passato". Un secco no espresso del resto già in primavera, quando il Consiglio aveva bocciato la riforma della Moratti, puntando il dito tra l'altro sullo scarso coinvolgimento degli insegnanti e sui tempi troppo stretti per introdurre in modo ponderato cambiamenti strutturali che i collegi dei docenti non avevano nemmeno la possibilità di discutere. Insomma punto e a capo. E a quattro giorni dall'inizio dell'anno di scuola il primo capitolo della riforma è ancora tutto da scrivere.