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Giornale di Vicenza-Portano "la Moratti" in prefettura

Portano "la Moratti" in prefettura In una sede insolita la protesta di domani contro la riforma scolastica Anna Madron Al prefetto, che li riceverà domani mattina alle 9,30, con...

29/01/2004
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Il Giornale di Vicenza

Portano "la Moratti" in prefettura
In una sede insolita la protesta di domani contro la riforma scolastica
Anna Madron

Al prefetto, che li riceverà domani mattina alle 9,30, consegneranno le agende dell'insegnante spiegando il perché di quel gesto e quali sono i motivi che stanno alla base della protesta. E così ancora una volta la riforma Moratti sarà sul banco degli imputati. Ad accusarla saranno i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti dei docenti che domattina, nell'insolita - almeno per la scuola - sede della prefettura, porteranno le loro ragioni. Contro una legge che stenta ad essere digerita, destinata a modificare profondamente il mondo della scuola. Qualche dirigente la definisce addirittura "rivoluzione copernicana", in omaggio ai cambiamenti radicali che dal prossimo anno scolastico investiranno la pubblica istruzione. Intanto, però, esplode il dissenso, attraverso manifestazioni di ogni tipo. A cominciare da quella di domani in cui sindacalisti e prof. si presenteranno dal prefetto Angelo Tranfaglia con una pila di agende. Quelle che qualche settimana fa sono state inviate dal Ministero a tutti gli insegnanti: un omaggio che non ha precedenti (almeno nel passato recente), ma che non è stato per nulla gradito dalla gran parte dei professori. "È vergognoso - spiega Luisa Volpato, segretaria provinciale della Cisl scuola - che lo Stato getti via soldi in questo modo, considerata la situazione disastrosa in cui si trova la scuola pubblica. È sotto gli occhi di tutti che mancano risorse per le spese di funzionamento e che gli enti locali coollaborano sempre di meno. Ecco perché ci pare un furto spendere soldi per stampare migliaia di agende che altro non sono che l'ennesima operazione promozionale". L'agenda regalo che i docenti hanno trovato sotto l'albero di Natale suona insomma come una presa in giro, alla luce di una riforma che "non il prossimo anno scolastico, ma quello successivo - aggiunge la sindacalista della Cisl - taglierà anche gli organici". È anche per questo che sabato mattina, a Venezia, la scuola veneta scenderà in piazza, per la precisione alle 10,30 a Campo San Geremia, per dar vita ad un sit in di protesta, organizzato dalle segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, a cui prenderanno parte insegnanti, genitori, studenti. Dalla stazione di Vicenza partiranno in molti, tra sindacalisti e docenti, con il treno delle 8,37. E una volta raggiunta Venezia verranno ribaditi, sottolinea Angelo Turato della Cgil, "difesa e rilancio della scuola pubblica, diritto di tutti gli alunni ad una scuola di qualità e al tempo pieno, autonomia degli istituti". "Non intendiamo in alcun modo - conclude Turato - che la scuola venga ridotta alla stregua di un supermercato in cui le famiglie acquistano il sapere per i propri figli". Insomma la polemica riesplode, all'indomani dell'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del primo decreto applicativo della legge Moratti. "Adesso - sostengono i sindacati - si avvia concretamente un processo che porta a ridurre il tempo scuola, rendere più povera l'offerta formativa, aumentare le disuguaglianze e cancellare le esperienze più significative realizzate in questi anni".


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