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Giornale di Vicenza-Niente soldi per la scuola

Professori in assemblea, studenti a casa prima del solito "Niente soldi per la scuola" E a pagare sono i genitori Riunione sindacale sulla mancanza di finanziamenti statali ( m....

10/10/2003
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Il Giornale di Vicenza

Professori in assemblea, studenti a casa prima del solito
"Niente soldi per la scuola" E a pagare sono i genitori
Riunione sindacale sulla mancanza di finanziamenti statali
( m. s. ) La scuola pubblica rischia la chiusura per fallimento. L'allarme è reale e le rappresentanze sindacali non smettono di ribadirlo ad ogni appuntamento con i loro iscritti. Lo hanno fatto anche ieri mattina, a Valdagno in Sala Marzottini, dove la Cgil Scuola ha riunito in assemblea oltre cento lavoratori, tra insegnanti e personale non docente Ata, provenienti da tutti gli istituti comprensivi (elementari e medie) e superiori della vallata, da Recoaro a Trissino. Secondo il sindacato l'adesione è stata massiccia, tanto che in alcuni istituti non è stato possibile sostituire, con compresenze o coperture di altri insegnanti, i docenti che hanno aderito all'assemblea. Molte classi, quindi, sono state fatte uscire anticipatamente, alle 11 o a mezzogiorno: ben 9 classi su 11 all'Istituto commerciale "Luzzatti" di Valdagno, 15 su 23 all'Itisvem, così come tutti gli alunni delle elementari di Maglio di Sopra. Ai Marzottini si è parlato di pensioni e di precariato, ma soprattutto dei continui tagli ai fondi di finanziamento statali. Tagli, previsti dalla Finanziaria 2002 e anche da quella in via di approvazione, che comportano una riduzione degli organici e un peggioramento del servizio offerto agli studenti. Per avere un'idea delle dimensioni del problema basti pensare che la copertura delle spese amministrative dei vari istituti, che fino a qualche anno fa giungeva per l'80% dallo Stato, ora deriva nella stessa misura dalle tasse di iscrizione a carico delle famiglie. Il problema, certo, è nazionale; ma la valle dell'Agno è unita nel riconoscere la gravità della situazione anche a livello locale. "In alcuni casi lavoriamo gratis. Le ore di supplenza dello scorso anno non sono state pagate - protesta Angelo Turato, segretario provinciale Cgil scuola. "Sbandierano l'introduzione dell'inglese e dell'informatica fin dalle elementari come riforme epocali, ma poi mancano i computer e i libri di testo o le fotocopie sostitutive devono pagarle i genitori", incalzava qualche altro docente "arrabbiato".
"Il nodo da sciogliere - spiega Roberta Fornasa, uno degli insegnanti che ha partecipato all'assemblea - rimane quello far capire a tutti quali sono i problemi della scuola moderna". In pratica, far capire alle famiglie che i tagli alla scuola si ripercuotono direttamente sulle loro tasche o, almeno, sul servizio reso ai loro figli. Molti dei quali, inconsapevoli, ieri mattina, passeggiavano sereni in Corso Italia, godendo di un'insolita uscita anticipata.

Bassano...
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