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Giornale di Vicenza-Lettera-appello ai sindacati per difendere la cultura scientifica alle superiori "Ogni disciplina va affidata a chi ha una laurea specifica"

"Si rischia di ridurre le scienze a un 'minestrone' per studenti" Lettera-appello ai sindacati per difendere la cultura scientifica alle superiori "Ogni disciplina va affidata a chi ha una laurea...

07/06/2005
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Il Giornale di Vicenza

"Si rischia di ridurre le scienze a un 'minestrone' per studenti"
Lettera-appello ai sindacati per difendere la cultura scientifica alle superiori "Ogni disciplina va affidata a chi ha una laurea specifica"
di Anna Madron

Hanno inviato una lettera alle segreterie dei sindacati nazionali per difendere la cultura scientifica, ma anche per ribadire che l'insegnamento delle diverse discipline - scienze, fisica, chimica - spetta ai laureati e non, come previsto dalla riforma, anche a chi è in possesso di diploma. Sono le associazioni che riuniscono gli insegnanti di chimica, tra cui l'Anictc, Associazione nazionale insegnanti di chimica e tecnologie chimiche, presieduta dalla vicentina Antonella Balasso, che nella lettera consegnata ai confederali fanno notare come "più di ottant'anni (e il relativo patrimonio di conoscenza, civiltà, progresso) ci separano dal 1923, quando la riforma della scuola di Croce e Gentile non considerava la scienza come vera cultura, o come vera conoscenza, ma piuttosto come "pseudoconoscenza"; da quando l'insegnamento scientifico era considerato l'insegnamento "della pratica" e non del pensiero".

"E non dava contributo - prosegue - alla formazione culturale e intellettiva dell'individuo".
Saremmo molto fuori del tempo e si formerebbero cittadini lontani dal loro tempo - osservano i docenti di materie scientifiche - se oggi si condividesse questo pensiero. "Ecco perché chiediamo che in tutti i licei, anche quelli di carattere umanistico, la cultura scientifica, congiunta all'attività di laboratorio per lo studio della chimica, della fisica e delle scienze non sia trascurata o insegnata ad un livello inadeguato".
Per questo, sottolineano ancora gli insegnanti, vanno accuratamente evitate le commistioni disciplinari. "Ogni disciplina deve essere insegnata ad un livello di alto valore qualitativo e perciò affidata ai docenti in possesso della laurea specifica che ha conferito loro una formazione mentale e professionale specialistica. Si chiede quindi con forza che le singole discipline scientifiche vengano separate e inserite come discipline a sé stanti. La scuola secondaria di 2° grado, a differenza della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado, deve essere caratterizzata dalla specificità degli insegnamenti scientifici: infatti solo così si crea una scuola superiore di "qualità" e si favoriscono le iscrizioni alle facoltà scientifiche e le conseguenti scelte professionali, che peraltro l'Unione europea raccomanda".
Un vero e proprio sos per la chimica, dunque, "perché venga innanzitutto scorporata dall'anacronistico raggruppamento "scienze naturali, chimica, geografia, microbiologia"".
È necessario inoltre che "l'insegnamento di tutte le discipline chimiche e di chimica e laboratorio, sia attribuito esclusivamente alla classe di concorso A013; che in tutti i licei (compreso l'economico e l'artistico) sia presente l'insegnamento della chimica con attività di laboratorio; che in nessun caso possano essere previste ore opzionali di chimica, dovendo tale disciplina far parte del bagaglio culturale di base di tutti gli allievi; che nel liceo scientifico l'insegnamento della chimica sia esteso al triennio, dal momento che questo liceo deve differenziarsi dal classico per quanto riguarda lo studio delle discipline scientifiche e che nella scuola della Riforma è stato eliminato il "liceo scientifico tecnologico", nel quale le discipline chimiche avevano giustamente un peso degno del ruolo che alla chimica spetta nella formazione scientifica. Infine che nel liceo tecnologico si crei un indirizzo specifico nell'ambito dell'area chimica per lo studio delle tematiche ambientali".


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