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Giornale di Vicenza-I precari dicono "basta"

Scuola ' protesta . Domani assemblea al Lampertico con docenti anche di Padova, Treviso e Verona I precari dicono "basta" Sul tappeto le graduatorie e il mancato stipendio estivo ...

17/06/2004
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Il Giornale di Vicenza

Scuola ' protesta . Domani assemblea al Lampertico con docenti anche di Padova, Treviso e Verona
I precari dicono "basta"
Sul tappeto le graduatorie e il mancato stipendio estivo
di Anna Madron

Orizzonte ancora buio per i precari. Alle prese con i problemi di sempre, a cominciare da un'immissione in ruolo che l'articolo 5 della riforma Moratti sembra voler affidare ai capi d'istituto che potranno decidere il reclutamento in piena autonomia. Ma sul tappeto ci sono anche una non riconosciuta anzianità e il mancato stipendio nei mesi estivi, capitoli amari di una storia infinita che gli insegnanti a tempo determinato intendono concludere una volta per tutte.
È per questo che domani pomeriggio, alle 16, i precari non solo di Vicenza, ma anche di Padova, Treviso e Verona si sono dati appuntamento all'istituto Lampertico, in viale Trissino, per un'assemblea pubblica in cui si farà il punto di una situazione che si è fatta via via sempre più intricata, complice anche l'approvazione della legge 143/2004 in materia di graduatorie permanenti, avvenuta dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle domande e accompagnata da dieci emendamenti retroattivi. "Questo ha fatto precipitare nel caos i centri amministrativi - spiega Alessandra Pranovi, esponente del Cip - che in mancanza di indicazioni univoche e chiare da parte del Miur, 'navigano a vista'. Le informazioni, infatti, si rincorrono sempre diverse e i precari si preparano, ancora una volta, a difendere i propri diritti attraverso una serie interminabile di ricorsi".
Ma la discussione affronterà anche altri punti caldi, come il riconoscimento degli anni di anzianità ai fini dello stipendio e della progressione di carriera, dal momento che i precari sono sempre a stipendio base, anche dopo anni di insegnamento. E a proposito di stipendio, i precari chiedono di essere retribuiti fino al 31 agosto su tutte le nomine annuali facendo presente che "gli insegnanti di religione cattolica, lavorando nella scuola pubblica con contratto a tempo determinato per una materia facoltativa, hanno sempre goduto di questo privilegio".
Si chiede, inoltre, che "le scuole paritarie, in quanto destinatarie di fondi dello Stato, attingano dalle graduatorie permanenti per le docenze; che avvenga una distribuzione equa sul territorio nazionale dei contingenti per le immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili; che le graduatorie permanenti siano 'ripulite'da tutti gli insegnanti già di ruolo, in modo da garantire la priorità ai precari".
Si sollecita, infine, l'uniformità dei criteri di attribuzione dei punteggi nelle nuove graduatorie permanenti, in particolare per quanto riguarda "il frazionamento del servizio svolto contemporaneamente su più classi di concorso e un rigoroso controllo delle graduatorie da parte dei Csa, visto che le autocertificazioni non sono garanzia di fedeltà".
Tutto questo, sottolineano i precari, con un unico obiettivo: creare una piattaforma di richieste condivisibili "per presentarci compatti e rappresentativi nei confronti della direzione regionale, Csa, politici e sindacati, in modo da aumentare la visibilità e dare un senso comune alle nostre iniziative".


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