Giornale di Brescia-"Troppo poche le immissioni di docenti in ruolo"
Sindacati critici al riavvio della scuola "Troppo poche le immissioni di docenti in ruolo" Giovanni Sp...
Sindacati critici al riavvio della scuola
"Troppo poche le immissioni di docenti in ruolo"
Giovanni Spinoni
Soddisfazione perchè "per la prima volta già dal primo giorno di lezione in classe c'erano tutti gli insegnanti: merito dell'impegno e senso di responsabilità del personale del Csa (ex Provveditorato agli studi)". Critiche all'Ufficio scolastico regionale della Lombardia, "che non ha coordinato le complesse operazioni di nomina in ruolo dei docenti". Critiche al Ministero dell'istruzione che, "come avrebbe dovuto e potuto, non ha assegnato insegnanti di ruolo su tutti i posti realmente vacanti". Lo stesso Dicastero non sarebbe stato in grado di soddisfare pienamente le esigenze di alunni in condizione di handicap. Incertezza negli operatori scolastici, genitori e alunni sulla data di entrata in vigore della Riforma Moratti delle Superiori. Queste le luci e le ombre dell'anno scolastico appena iniziato secondo i sindacati bresciani della scuola Cgil, Cisl, Uil e Snals. I sindacati hanno dato atto che, nonostante le disposizioni, a volte contradditorie o diramate all'ultimo momento (le nomine prima dovevano essere fatte entro il 31 luglio, poi sono slittate al 31 agosto) e la mancanza del coordinamento regionale, tutto il personale del Csa, consapevole dell'importanza del problema, con notevole impegno e competenza, ha saputo effettuare, entro i tempi previsti, le operazioni di assegnazione di centinaia di incarichi a tempo indeterminato (immissione in ruolo) e di incarichi a tempo determinato (supplenze annuali), dati ai precari iscritti nelle graduatorie permanenti provinciali. I posti che sono rimasti ancora liberi sono stati coperti con le graduatorie d'istituto o di circolo dai dirigenti scolastici delle singole scuole. In tutto sono state staccate oltre 2mila nomine su un totale di 12.082 posti-docenti delle scuole materne, elementari, medie e superiori statali. A seguito di rinunce, dello scorrimento delle graduatorie e della mancanza di aspiranti in alcune classi di concorso, nelle prossime settimane dovranno essere effettuate ancora una cinquantina di nomine in ruolo. Sulla questione delle nomine, il Ministero, secondo i sindacati, " si comporta in modo indecoroso, perchè ha autorizzato quest'anno, a livello nazionale, solo 40mila immissioni in ruolo (35mila insegnanti e 5mila non docenti). Ma i posti realmente liberi erano circa il doppio e sono stati coperti con i precari". Un rammarico viene espresso sul sostegno. "Anche nella nostra provincia non sono stati autorizzati posti sufficienti alle reali necessità ed esigenze delle scuole, per cui non verranno assegnati insegnanti di sostegno a tutti gli alunni che hanno la certificazione medica di handicap ". Per sanare le più evidenti difficoltà, la Direzione scolastica regionale, in deroga agli organici previsti, ha attribuito alle scuole del Bresciano altri 50 posti di sostegno, che verranno assegnati dal Csa oggi. "Molti docenti non sono in possesso della specializzazione, ma la colpa è del Ministero, che non ha ancora autorizzato i corsi riservati a docenti precari in possesso di determinati requisiti di servizio, che aumenterebbero il numero degli specializzati e abilitati per il sostegno". Altro punto dolente sarebbe l'integrazione degli alunni stranieri, che, nelle scuole statali, sono più del 10% del totale degli iscritti. " Nonostante il loro numero sia aumentato (Brescia è al terzo posto in Italia dopo Milano e Torino), il Ministero ha cancellato posti in organico degli insegnanti incaricati dei corsi di alfabetizzazione per gli alunni immigrati che frequentano le scuole elementari e medie". L'Ufficio scolastico regionale è riuscito a "strappare" dal Ministero altri 150 posti per l'intera Regione, che dovranno ora essere redistribuiti nelle varie province: a Brescia dovrebbero toccarne 20-25.