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Giornale di Brescia-Scuola, sciopero a segno

Secondo i sindacati la partecipazione di insegnanti e non docenti si è attestata intorno al 60 per cento Scuola, sciopero a segno Una delegazione ricevuta nella sede del Csa ...

20/03/2005
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Giornale di Brescia

Secondo i sindacati la partecipazione di insegnanti e non docenti si è attestata intorno al 60 per cento
Scuola, sciopero a segno
Una delegazione ricevuta nella sede del Csa


Giovanni Spinoni


Come previsto, è stata alta - secondo i primi dati raccolti dai sindacati si attesta attorno al 60% - la partecipazione di insegnanti e non docenti delle scuole materne, elementari, medie e statali bresciane allo sciopero nazionale della categoria indetto dai sindacati della scuola Cgil, Cisl, Uil e, non unitariamente, anche dai Cobas. Tre le principali rivendicazioni: il rinnovo del bienni o economico 2004-2005 del contratto di lavoro del personale, scaduto il 31 dicembre 2003; l'immediata soluzione del precariato nella scuola e la contrarietà allo schema della Riforma Moratti delle superiori. I sindacati Confederali hanno effettuato ieri, dalle 10 alle 12, un presidio con cartelli e bandiere davanti alla sede del Csa (ex Provveditorato agli studi) di via S. Antonio, a Mompiano. Presenti: sindacalisti, insegnanti e personale Ata, una rapresentanza dei sindacati confederali, studenti e associazioni professionali degli insegnanti. Una delegazione è stata ricevuta, nell'aula magna, dal dirigente del Csa, prof. Giuseppe Colosio. Dapprima i sindacati hanno illustrato le motivazioni dello sciopero. Sul fronte del biennio economico non chiedono aumento dello stipendo, ma un adeguamento del salario all'aumento reale del costo della vita nella misura dell'8%. Per questo ritengono "vergognosa" la proposta del Governo di un aumento del 4.3%. Si dicono contrari, inoltre, alla proposta del Governo di iniziare dal 2006-2007 l'immissione in ruolo, con gradualità, di 200mila docenti precari. Altra "vergogna colossale" per i sindacati, che chiedono invece l'assunzione dal 1° settembre 2005 su tutti i posti vacanti, una condizione per far funzionare la scuola. Paletta rossa anche per i tagli delle risorse ecomomiche e di organico del personale, di fronte ad un aumento del numero degli alunni. I sindacati, che sono molto soddisfatti della riuscita dello sciopero, sono infine contrari anche alla Riforma delle superiori proposta dal ministro Moratti. Dopo le vacanze pasquali inizierà una catena di assemblee da tenersi in tutte le superiori per discutere la proposta di riforma. Sul contratto il prof. Colosio ha auspicato che venga siglato al più presto per dare maggiore tranquillità al personale della scuola, condizione necessaria per migliorare il servizio. Il Csa di Brescia si è impegnato ad assicurare alla scuola il personale necessario, che serve per riequilibrare l'attuale situazione di difformità in Lombardia, che vede Brescia penalizzata nell'assegnazione delle risorse umane rispetto alle altre province. Inoltre Colosio ha espresso l'auspicio che venga presto risolto anche il problema del precariato, elemento indispensabile perchè gli insegnanti possano investire sul loro sviluppo personale e professionale. "Il Csa - ha inoltre affermato il dirigente - ha grande attenzione anche ai bisogni individuali, cercando di garantire il maggior numero di docenti in classe dal 1° settembre". L'agitazione dei Cobas della scuola ha visto l'adesione di studenti, Rifondazione comunista e, a livello inviduale, di dipen denti del pubblico impiego. Dopo il raduno in piazza della Loggia, il corteo per le vie del centro con in testa lo striscione emblematico "Demorattizziamo la scuola pubblica". Destinazione, il Broletto. Una delegazione è stata quindi ricevuta, a nome del prefetto, da un funzionario al quale è stato consegnato, con l'impegno di trasmettere al Ministero, il volantino con rivendicazioni e obiezioni dei Cobas.

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