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Giornale di Brescia-Delle risorse s'è persa traccia

"Delle risorse s'è persa traccia" Istruzione, per i Ds la Moratti va contro le indicazioni europee ...

19/10/2003
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Giornale di Brescia

"Delle risorse s'è persa traccia"
Istruzione, per i Ds la Moratti va contro le indicazioni europee


Elisabetta Nicoli


"Delle risorse promesse si è persa traccia, delle indicazioni europee non si tien conto e la scuola, anzichè progredire, fa un passo indietro": contro la politica scolastica del governo, i Democratici di sinistra promettono "battaglia a tutto campo" e gli studenti della Sinistra giovanile annunciano la partecipazione - con motivazioni proprie - allo sciopero generale dei sindacati confederali, il prossimo 24 ottobre. L'occasione l'ha offerta - per iniziativa della federazione di Brescia dei Ds - il convegno di ieri pomeriggio all'istituto professionale Sraffa, sul tema: "Dove sta andando la scuola della Moratti?". La domanda è stata rivolta all'onorevole Alba Sasso, che rappresenta i Democratici di sinistra nella commissione Pubblica istruzione della Camera, dal responsabile del settore-scuola dei Ds bresciani, Ercole Melgari. "Siamo in una fase di assoluta incertezza - ha detto Melgari nel suo intervento introduttivo -: dello stanziamento di 8.320 milardi annunciato per il varo della riforma non c'è traccia nel disegno di legge della prossima Finanziaria, del decreto di attuazione della legge delega 53 del marzo scorso si è persa la traccia. In assenza di risorse, è impensabile che si possano fare decreti attuativi, tutto sembra rimandato al 2005. Noi vorremmo capire che cosa ci aspetta". "Le riforme a costo zero - ha ribadito Alba Sasso - non si possono fare. Investire nell'istruzione non è solo un fatto di democrazia, è un investimento ai fini dello sviluppo produttivo: l'Europa si era espressa in questo senso nella Conferenza di Lisbona, raccomandando un impegno per una riduzione della dispersione scolastica". "Un impegno - ha proseguito la parlamentare diessina - che richiede investimenti: non la creazione di un canale subalterno o di ghetti in cui nascondere il problema. La politica del governo va contro le indicazioni europee: anzichè impegnarsi a rendere il Paese più forte e competitivo attraverso l'istruzione e la ricerca, porta indietro la scuola. Si attaccano gli insegnanti con il taglio degli organici, si attaccano i dirigenti che non hanno un nuovo contratto e i 90 milioni di euro annunciati per la scuola privata sono uno schiaffo alla scuola pubblica. Ci differenzia la visione della società: per noi la scuola deve riequilibrare le differenze". L'incontro di ieri pomeriggio ha coinvolto gli studenti della Sinistra giovanile, rappresentati, al tavolo dei relatori, da Tommaso Gaglia, che ha annunciato la mobilitazione per il 24 contro la riforma del ministro Moratti per gli "interventi penalizzanti nell'organizzazione delle scuole elementari e medie" e per la "canalizzazione precoce in due sistemi completamente differenti: i licei e la formazione professionale". La Sinistra giovanile chiede "una scuola che sia in grado di dare di più a chi ha di meno, nella convinzione che non ci sia lavoro senza qualità e qualità senza un incremento dell'istruzione per tutti".


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