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Giornale di Brescia-Cosa prevede il nuovo decreto

Cosa prevede il nuovo decreto I PUNTI SALIENTI DELLA RIFORMA Il ministro dell'Istruzione Moratti Ecco, in sintesi, alcune novità del decreto legislativo. - I nuovi percorsi f...

27/02/2005
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Giornale di Brescia

Cosa prevede il nuovo decreto
I PUNTI SALIENTI DELLA RIFORMA

Il ministro dell'Istruzione Moratti
Ecco, in sintesi, alcune novità del decreto legislativo. - I nuovi percorsi formativi sono a numero programmato e sono ripartiti tra le università secondo il numero che si prevede di coprire per concorso nelle scuole statali della regione stessa. Ai corsi si accede attraverso selezione dopo aver conseguito la laurea di primo livello o il diploma accademico di primo livello. - Saranno realizzati Centri di ateneo o di interateneo che hanno lo scopo di organizzare il tutorato, lo svolgimento delle prove di accesso, il raccordo con le scuole e le altre istituzioni formative del territorio. I centri stipuleranno specifiche intese con le scuole o con reti di scuole. - Alla fine del corso, dopo la laurea magistrale o il diploma accademico di secondo livello, è previsto un esame di Stato con valore abilitante, che garantirà a coloro che lo superano la certezza dell'assunzione. - La programmazione dei posti avviene a cadenza triennale in base a stime previsionali che tengono conto del numero dei posti di insegnamento, degli alunni (anche disabili) e del turn-over. Il ministro ripartisce poi anno per anno tra le università nelle singole regioni un numero di posti pari a quelli che si prevede di coprire nelle scuole della regione maggiorato del 10%. - I vincitori del concorso sono assegnati alle scuole della regione, nelle quali svolgono un periodo di applicazione della durata di un anno tramite un apposito contratto di inserimento formativo al lavoro, con assunzione di responsabilità di insegnamento sotto la supervisione del tutor. - Al termine dell'anno, ed a seguito della valutazione positiva, i docenti stipulano con i dirigenti scolastici un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Mentre il decreto entra in vigore venerdì 18 marzo si terrà una giornata di mobilitazione nella scuola. Ad incrociare le braccia - rende noto Enrico Panini, segretario generale della Federazione lavoratori della conoscenza-Cgil - saranno, oltre ai lavoratori della scuola, quelli dell'università, della ricerca, dell'Enea e dell'alta formazione artistica e musicale. "Gli scioperi unitari (lo stesso giorno si asterranno dal lavoro tutti i lavoratori pubblici, ndr) - continua il segretario generale - hanno al centro la richiesta dell'immediata apertura delle trattative contrattuali, la lotta alla precarizzazione, con la richiesta di assunzioni a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti, la difesa degli organici e il giudizio pesantemente negativo contro i provvedimenti del ministro Moratti e del governo".


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