Giannini: il Tesoro scenda a patti

RIMINI
«NON SIAMO qui a inseguire il ministro dell’Economia. E il piano ‘Garanzia Giovani’ è partito con il piede sbagliato». Parola di Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, che ieri in occasione delle ‘Giornate del lavoro’ della Cgil a Rimini è stata intervistata da un gruppo di studenti. Il ministro ha parlato a viso aperto ai giovani e ha ribadito le sue posizioni ai cronisti. «In consiglio dei ministri — ha ammesso — c’è stata una battaglia per evitare tagli ai fondi delle Università: sono riuscita a ottenere una clausola di salvaguardia. Della serie se non risparmi, ti tolgo i soldi. Ma ho evitato i tagli lineari di 30 milioni al fondo delle Università nel 2014 e ai 45 in meno nel 2015». A metà maggio il ministro Giannini incontrerà comunque il ministro dell’Economia Padoan per «chiarire anche l’entità delle risorse per il ministero dell’Istruzione». I fronti aperti sono tanti. Ad esempio l’ingresso del personale nelle scuole e negli atenei. «Nell’Università, nei prossimi 3 anni, avremo un pensionamento in blocco di circa 10mila docenti per lo più nella prima fascia, quasi tutti ordinari. Ergo, dobbiamo riprogrammare il ciclo delle assunzioni». Ci sarà il concorsone l’anno prossimo. «Puntiamo ad assumere 17mila persone. E nei prossimi due anni riassorbiremo anche 7mila persone che sono rimaste ‘appese a un filo’ in seguito al concorso del 2012».
Su Garanzia giovani (il progetto da un miliardo e mezzo per dare opportunità ai disoccupati sotto i 29 anni), la Giannini ha poi chiesto che il suo ministero «venga coinvolto assieme a quello del lavoro». Resta poi aperto il mega piano sull’edilizia scolastica da 3,5 miliardi annunciato da Renzi. «Si farà — garantisce il ministro — Il Miur ha già la disponibilità di 1,2 miliardi. Le restanti risorse si troveranno, sono fiduciosa».
Rosalba Carbutti

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