Giannini: I nuovi scatti si chiameranno merito”
Intervista della ‘Tecnica della Scuola’ al ministro dell’Istruzione. Che conferma l’intenzione di rivedere l’attuale sistema stipendiale
Intervista della ‘Tecnica della Scuola’ al ministro dell’Istruzione. Che conferma l’intenzione di rivedere l’attuale sistema stipendiale: la retribuzione degli insegnanti, ci dice, non può più essere basata solo sull’anzianità. Bisogna premiare i più capaci, i più preparati, chi si impegna di più. Però è consapevole che per farlo c’è bisogno del consenso dei partiti e dei sindacati. Sul reclutamento: i precari vanno riassorbiti, in un’ottica di lungo periodo dobbiamo bandire solo concorsi a cattedra. Crede tanto nella valutazione. Ed è pronta a battere cassa al governo: occorre riportare il Mof ai livelli del 2011. Anche perché il Miur è ormai il Ministero dell’emergenza.
GIANNINI: “L’impegno mentale, ma mi permetta di dire anche fisico, richiesto ad un ministro dell’Istruzione mi è stato chiaro fin dal mio ingresso nel Palazzo di Viale Trastevere. Purtroppo il Miur è diventato il Ministero dell’emergenza. E, vista da dentro, questa emergenza ha aspetti persino angoscianti. Non si fa in tempo a mettere la testa su un progetto che viene fuori una nuova priorità che richiede risposte immediate. Trattiamo una materia umana sensibilissima: tocchiamo, con i nostri provvedimenti, con ciascuno di essi, il futuro dei nostri ragazzi e il lavoro di chi verso questo futuro deve traghettarli. Nei miei primi trenta giorni ho studiato da ‘secchiona’ come avevo promesso subito dopo il mio giuramento. Ho messo attorno ad un tavolo sottosegretari, capi di dipartimento, lo staff di mia diretta collaborazione per scandagliare risorse e priorità. Nei prossimi sessanta, in linea con quanto ho annunciato nelle mie Linee Programmatiche, cominceremo a entrare in una fase operativa che avrà al centro quattro principi: Semplificazione, Programmazione, Valutazione, Internazionalizzazione. A quest’ultima, lo dico subito, tengo moltissimo. Mi impegnerò per mettere il Miur nelle condizioni di accelerare il processo di ricostruzione culturale del Paese”.
GIANNINI: "Non mi piace parlare di insegnanti quantificando le ore lavorative. C’è già chi dà molto di più pur non vedendosi riconosciuta alcuna differenziazione stipendiale. Quello che penso, e l’ho detto più volte, è che si deve poter valutare per poi premiare il merito. La retribuzione degli insegnanti non può più essere basata solo sull’anzianità”.