Giannini, bene se alcuni insegnanti guadagnano di più
“Se si da più autonomia alle scuole, se si fa più valutazione, c’è la possibilità - ha spiegato - di distribuire le risorse in maniera differenziata, valorizzando chi si impegna di più, chi assume funzioni di coordinamento.
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“Se si da più autonomia alle scuole, se si fa più valutazione, c’è la possibilità - ha spiegato - di distribuire le risorse in maniera differenziata, valorizzando chi si impegna di più, chi assume funzioni di coordinamento. Perchè insegnare non è solo questione di talento, ma di impegno e di lavoro costante”.
Insomma anche Stefania Giannini ci prova, dopo Berlinguer (centro-sinistra, che ci rimise la poltrona di ministro), Moratti (centro-destra, il cui insegnante-tutor fu stoppato dai sindacati) e Aprea (che esplorò senza successo, in Parlamento, la via bipartisan). Vedremo se in una situazione di sostanziale blocco della spesa pubblica, di cui quella per l’istruzione è parte preponderante, ci sarà spazio – politico, economico e sindacale – per riaprire il discorso, come Giannini promette.