GdSud-Il governo non immette in ruolo docenti e personale Ata. La Cgil iblea annuncia azioni legali
Il governo non immette in ruolo docenti e personale Ata. La Cgil iblea annuncia azioni legali Scuola, in provincia 250 assunzioni in meno Tra 220 e 260 insegnanti e lavoratori Ata in provincia non...
Il governo non immette in ruolo docenti e personale Ata. La Cgil iblea annuncia azioni legali
Scuola, in provincia 250 assunzioni in meno
Tra 220 e 260 insegnanti e lavoratori Ata in provincia non saranno assunti in ruolo per l'anno scolastico 2002-2003. Fanno parte di una schiera più grossa che in Sicilia oscilla tra le tre mila e 800 e le quattro mila unità e in tutto il territorio nazionale tocca quota 30 mila. Eppure i posti complessivamente a disposizione sono 100 mila. Le nomine dovevano essere fatte entro il 31 luglio prossimo, come previsto dalla legge n. 333/01, ma una comunicazione del governo dell'altro giorno ha reso noto che non si fanno. "Eppure il programma pluriennale del governo Amato '#8211; spiega Giovanni Avola, segretario provinciale della Cgil-Scuola '#8211; prevedeva 30 mila immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2002-2003". La Cgil-Scuola ha deciso di dare battaglia in tutte le sedi, nazionale e locali, presentando un esposto-denuncia alla magistratura. Avola ha annunciato ieri pomeriggio, in conferenza stampa, che "anche a Ragusa promuoveremo azioni legali a tutela degli interessi e dei diritti del personale, propedeutiche alla diffida al governo che la segreteria nazionale sta predisponendo". Ma per il segretario della Cgil-Scuola "la cosa più grave '#8211; riferendosi agli sviluppi della vicenda in sede nazionale '#8211; è forse quella denunciata stamane (ieri per chi legge n.d.r. ) da Cisl e Uil, secondo cui i problemi non sono né burocratici né di scelte della Moratti, ma di soldi che non ci sono per la copertura finanziaria dei decreti di assunzione". Avola fa presente che "la Cgil proponeva un decreto legislativo del governo che spostasse i termini al prossimo settembre, mentre così slittano al 1. settembre 2003, facendo perdere un anno agli insegnanti e al personale Ata dopo aver tanto atteso l'immissione in ruolo". A ribadire l'interesse della Cgil verso il mondo della scuola, in conferenza stampa è intervenuto Tommaso Fonte, della segreteria provinciale. "L'esposto-denuncia '#8211; ha sottolineato '#8211; ha una valenza anche politica, perché la mancata immissione prefigura l'interruzione di pubblico servizio, perpetuando una condizione di precarietà nei rapporti di lavoro". Il dirigente provinciale della Camera del lavoro ha anche rilevato che ai tavoli aperti dal governo con le parti sociali "non ci si è finora confrontati sui temi della riforma della scuola". (g.c.)