GdS-Fallita la conciliazione: la scuola sciopera il 24 marzo
I sindacati contestano radicalmente la riforma della Moratti, lamentando i tagli all'occupazione e il mancato rinnovo del contratto Fallita la conciliazione: la scuola sciopera il 24 marzo Sil...
I sindacati contestano radicalmente la riforma della Moratti, lamentando i tagli all'occupazione e il mancato rinnovo del contratto
Fallita la conciliazione: la scuola sciopera il 24 marzo
Silvia Mastrantonio
ROMA '#8211; Scuola, lo sciopero ci sarà. Il 24 marzo i lavoratori (docenti e Ata) aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Snals incroceranno le braccia e non è escluso che anche Gilda possa dare la sua adesione alla manifestazione. All'origine della protesta '#8211; che sarà preceduta da assemblee, volantinaggi e incontri '#8211; il mancato rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre un anno, la difesa della scuola pubblica e la sollecitazione per l'immissione in ruolo dei precari. Concetti fondamentali per i quali i sindacati intendono battersi anche oltre la data fissata per l'agitazione se, per allora, non saranno giunte risposte concrete. Da parte del governo, invece, c'è la volontà di ultimare l'iter parlamentare della Riforma che dopo il sì della Camera deve tornare al Senato in modo da avviare le iscrizioni anticipate ad elementari e materne fin dal prossimo anno scolastico. Il via libera definitivo è previsto per la prossima settimana. La novità dovrebbe riguardare circa 89.000 piccoli di cinque anni e mezzo in attesa di accedere alla prima elementare in anticipo. Il 58% di questi proviene da scuole materne statali. Le stime sono dello stesso ministero di viale Trastevere. Medesima possibilità è prevista per le materne, per i bimbi di 3 anni e mezzo. L'aumento di alunni porterà '#8211; spiegano i sindacati '#8211; un aumento di ore e quindi di personale. Un dato che mal si concilia con la "guerra" sui finanziamenti scoppiata da tempo tra il ministro Moratti e il suo collega Tremonti. Il sottosegretario Valentina Aprea ha spiegato ieri che la legge di Riforma "all'articolo 7 prevede finanziamenti proprio in previsione di nuove assunzioni di docenti per far fronte all'anticipo dell'età di accesso alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria". Allo stesso modo la Aprea ha escluso qualsiasi contrazione del tempo pieno programmata dall'esecutivo. Eppure, replicano i sindacati, il blocco delle assunzioni grava su tutto il comparto. "A fronte di 100.000 posti vacanti '#8211; ha sottolineato Daniela Colturani della Cisl '#8211; è irresponsabile e ingiustificato mantenere il blocco". "Il problema, come è noto, sono i finanziamenti. Soldi per il contratto, soldi per la regolarizzazione dei precari, soldi per le assunzioni. Soldi che il ministro Moratti ogni volta sembra trovare ma che il suo collega Tremonti poi sembra negare. "Siamo difronte '#8211; ha commentato Alessandro Ameli del Gilda '#8211; a due indirizzi contrastanti all'interno del governo che impediscono di capire chi lo rappresenti". Nell'attesa di conoscere decisioni ultime, quindi, gli insegnanti si mobilitano dinanzi a quella che Enrico Panini della Cgil ha definito "una situazione drammatica". Per Fedele Ricciato, segretario dello Snals "gli impegni assunti dalla Moratti sulle risorse finanziarie sono stati clamorosamente disattesi". Adesso si punta ad ottenere il contratto, come avverte il leader della Uil Scuola, Massimo Di Menna, perché "un milione di persone ha stipendi fermi al dicembre 2001". E si studiano i "tagli" che i sindacati hanno quantificato. Scuola elementare - 1.960 (derivante da calo allievi, - 720, e taglio all'organico funzionale, - 1.240); scuola media - 300 (derivante da formazione cattedre a 18 ore, - 130, ed eliminazione organico funzionale, - 170); scuola superiore - 6.130 (derivante da calo popolazione scolastica,- 2.500, eliminazione organico funzionale, - 2040, formazione cattedre a 18 ore, - 1.100, attivazione prime classi di sperimentazioni, - 490); sostegno - 1.000 posti in organico; interventi vari - 2.750; personale Ata - 3.200.