GdS-Cosenza-La Provincia contro il dimensionamento scolastico
Piano-Moratti non piace all'assessore all'Istruzione Donatella Laudadio Marzano La Provincia contro il dimensionamento scolastico Il destino della scuola cosentina preoccupa Donatella Laudadio Mar...
Piano-Moratti non piace all'assessore all'Istruzione Donatella Laudadio Marzano
La Provincia contro il dimensionamento scolastico
Il destino della scuola cosentina preoccupa Donatella Laudadio Marzano, assessore all'Istruzione della Provincia. Il progetto Moratti rischia di cancellare numerosi presidi di formazione sul territorio cosentino. Un autentico disastro. Dice l'assessore: "L'applicazione dei nuovi parametri numerici che regolano il rapporto docenti'#8211;alunni, secondo le indicazioni del Ministro, porterebbe alla soppressione di ben 73 istituzioni scolastiche sul solo territorio cosentino, con gravissima lesione del diritto allo studio, soprattutto, per i ragazzi delle classi sociali più deboli, per i cittadini dei comuni più isolati, montani ed a rischio di devianza comportamentale giovanile e con ricaduta devastante sull'occupazione, già in drammatica emergenza nella nostra regione". L'analisi dell'assessore è approfondita: "Il territorio della nostra provincia è per l'86% montano, con una straordinaria diffusione di comuni (155), su una estensione che è tra le più vaste d'Italia. Inoltre, il frazionamento dei centri è davvero straordinario. I due terzi dei comuni ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Piccoli paesi costituiti da uno sterminato numero di insediamenti e frazioni abitative (ci sono centri che hanno persino 70 frazioni). Comuni con una situazione istituzionale difficile, perchè il 27% di questi è in dissesto economico, e in caso di soppressione di scuole, non possono essere istituiti servizi di trasporto. A ciò si aggiunge una situazione reddituale precaria con tante famiglie che vivono al di sotto della soglia minima di povertà e non potrebbero provvedere a proprie spese al trasporto dei figli in altri comuni. Senza contare, poi, la situazione culturale emergenziale poichè, secondo i dati dell'Istat, il Cosentino si trova ai primi posti della triste graduatoria dell'analfebetismo di base e di ritorno". Infine il monito della Laudadio Marzano: "La scuola ha una particolare responsabilità democratica che in Calabria ha una valenza in più di fare da contrasto alla cultura della criminalità organizzata. Per cui, per ogni scuola che chiude si registra un passo avanti della mafia e, di conseguenza, la cultura dello Stato fa un passo indietro". (g.p.)