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GdM-Non convince la mini sperimentazione del ministro Moratti

Per Fiore, dello Snals, Arenella, della Cisl, e Nicoletti, della Cgil, non ci sono le necessarie condizioni di fattibilità Sindacati, giudizio negativo Non convince la mini sperimentazione del mini...

13/09/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Per Fiore, dello Snals, Arenella, della Cisl, e Nicoletti, della Cgil, non ci sono le necessarie condizioni di fattibilità
Sindacati, giudizio negativo
Non convince la mini sperimentazione del ministro Moratti

MATERA '#8211; "Non ci sono le necessarie condizioni di fattibilità". Si può sintetizzare con questa espressione il parere negativo che i leader dei sindacati della scuola del Materano, da Lucia Fiore (Snals) a Giulio Arenella (Cisl) a Eustachio Nicoletti (Cgil), hanno espresso per bocciare il decreto ministeriale sulla mini sperimentazione della riforma Moratti, i cui punti salienti sono essenzialmente tre: l'istituzione dell'insegnante "prevalente" nella prima classe della scuola elementare, l'introduzione dell'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica, sin dal primo anno, nel curricolo della scuola elementare e l'anticipo della frequenza del primo anno sia alla scuola materna che all'elementare da parte dei bambini che compiono rispettivamente due anni e dieci mesi e cinque anni e dieci mesi entro il 28 febbraio del 2003.
A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico (lunedì 16) non mancano le incertezza, soprattutto tra i genitori che non conoscono compiutamente i termini della questione. Da qui l'esigenza di precisare che al progetto sperimentale potranno partecipare non più di due circoli didattici statali per ciascuna provincia e due scuole paritarie per ogni capoluogo di regione. In pratica, si vogliono creare dei "laboratori di ricerca" sui temi riguardanti la riforma degli ordinamenti scolastici della scuola materna e, limitatamente alla prima classe, della scuola elementare.
Al momento, però, non si conoscono le scuole che sono state prescelte per l'adesione al progetto, tra quelle che hanno fatto richiesta. Inoltre, non si sa quali criteri saranno presi in considerazione per la scelta delle scuole destinate ad effettuare la sperimentazione.
Giova precisare, ad ogni modo, che sotto il profilo degli adempimenti burocratici, la procedura stabilisce che le scuole interessate a porre in essere le innovazioni della riforma Moratti, prima di tutto, devono necessariamente acquisire il parere favorevole degli organi collegiali (collegio dei docenti e consiglio di istituto). Poi bisognerà verificare la disponibilità del Comune ove risiede la scuola, il quale sarà chiamato a reperire le risorse economiche aggiuntive necessarie per attuare il progetto sperimentale. Infine, bisognerà chiedere il parere favorevole delle famiglie e riaprire i termini delle iscrizioni per i bambini che vorranno iscriversi al primo anno della materna e per quelli della prima classe dell'elementare. Non è proprio semplice. E confondersi è davvero facile.

Giacomo Amati


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