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GdM-Il solito spot della Moratti

Il solito spot della Moratti" Roma Via libera del governo: alla ripresa della scuola a settembre partirà, in una serie di scuole, sulla base di una mappatura disegnata a livello regionale e ch...

04/08/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Il solito spot della Moratti"

Roma Via libera del governo: alla ripresa della scuola a settembre partirà, in una serie di scuole, sulla base di una mappatura disegnata a livello regionale e che terrà conto delle richieste delle famiglie, la sperimentazione di alcuni elementi della riforma della scuola, il cui disegno di legge delega è in discussione al Senato. I punti qualificanti della sperimentazione riguardano l'insegnamento dell'informatica e dell'inglese, l'anticipo delle iscrizioni a due anni e mezzo per le materne e a cinque e mezzo per le elementari, l'istituzione del "maestro prevalente".
Il sì del Consiglio dei ministri è arrivato alla fine, quando la riunione dell'esecutivo era formalmente conclusa. A quel punto alcuni ministri hanno avanzato richieste di chiarimento relative all'ipotesi di sperimentazione, il ministro Letizia Moratti ha spiegato motivazioni e criteri e la conclusione è stata il via libera dell'intero governo all'anticipo della riforma fin dall'anno scolastico che inizierà fra poco più di un mese.
Il titolare dell'Istruzione e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta presenteranno nei prossimi giorni una "mappa della sperimentazione" riferita alle scuole su tutto il territorio. I criteri che saranno seguiti nella scelta, informano al dicastero dell'Istruzione, terranno conto della disponibilità dichiarata dagli istituti, di quella degli insegnanti, delle indicazioni delle regioni e delle richieste delle famiglie, secondo una logica di selezione e di dosaggio. Alla stesura della mappa stanno già lavorando le strutture del dicastero.
La sperimentazione, secondo quanto spiegato dal ministro Moratti, è necessaria in un sistema complesso come quello scolastico che deve tener conto di tutte le variabili della domanda di formazione e istruzione su tutto il territorio. E del resto, sottolineano a Viale Trastevere, la sperimentazione è riconosciuta anche come indicativa della qualità di preparazione professionale degli insegnanti.
Sperimentare, spiegano ancora, significa anticipare singoli aspetti della riforma in modo da rendere più sicura l'estensione dell'intero sistema quando sarà varata la normativa per accompagnare con gradualità la transizione dal vecchio al nuovo modello. Sull'inizio della sperimentazione, il ministro ha già chiesto il parere del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, ma a Viale Trastevere ricordano che non è vincolante.
Ieri pomeriggio, intanto, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricevuto a Palazzo Grazioli il ministro Moratti. Al termine dell'incontro, durato circa un'ora, il ministro è andato via senza rilasciare dichiarazioni né sull'incontro e neppure sulla sperimentazione scolastica.


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