GdM-Il "Forum per la scuola pubblica" annuncia nuove azioni di protesta
Il "Forum per la scuola pubblica" annuncia nuove azioni di protesta "Blocchiamo la riforma" Insegnanti, studenti, genitori contro il ministro Moratti Un coro di voci contro. Nella convinzione c...
Il "Forum per la scuola pubblica" annuncia nuove azioni di protesta
"Blocchiamo la riforma"
Insegnanti, studenti, genitori contro il ministro Moratti
Un coro di voci contro. Nella convinzione che la legge va bloccata dal basso. Il Parlamento si riunirà il 24 per approvare la riforma della scuola dettata dal ministro Moratti: anticipo dell'età scolare alla materna e all'elementare (accoglienza a due anni e mezzo e cinque e mezzo), maestro unico prevalente, inglese e informatica dalla prima elementare, assolvimento dell'obbligo scolastico (fino ai 18 anni) nei licei o nei centri di formazione professionale, questi ultimi gestiti dalle Regioni.
In attesa di conoscere le volontà del Governo, i contro-rivoluzionari tornano all'attacco. Ieri, primo giorno di scuola per la quasi totalità degli alunni baresi. Ieri, primo incontro, dopo la pausa estiva, del "Forum per la scuola pubblica", uno spazio aperto a cui aderiscono vari organismi e associazioni di docenti, genitori e studenti, accomunati dall'obiettivo di difendere l'istruzione per tutti. Piano interrato di via Montrone 80, basso del centro servizi "Zona Franka": Luca Scarpiello, coordinatore regionale di "Studenti medi antifascisti-Uds", sventola la petizione. Dice: "Siamo preoccupati per la trasformazione della scuola superiore in centro di formazione professionale. In virtù di un protocollo sottoscritto fra la Regione Puglia e il ministero negli istituti tecnici e professionali dove si effettuerà la sperimentazione i ragazzi matureranno esperienze occupazionali e crediti formativi. Un modo per indirizzare i giovani ritenuti inadatti o incapaci a scegliere il mondo del lavoro". La mozione: "Invitiamo i consigli d'istituto, quindi anche i dirigenti, a non firmare alcuna convenzione con i centri di formazione professionale".
Dalla loro gli insegnanti annunciano nuove azioni di guerra. La portavoce del Forum, Lea Borrelli: "Ci impegneremo per un'informazione capillare nelle scuole e nelle famiglie. Diffonderemo un foglio per divulgare i contenuti della riforma che mina il diritto allo studio". Sulla disinformazione punta l'indice Rossella Picocci, in rappresentanza dei genitori: "L'opinione pubblica non sa cosa sta accadendo. La riforma non è ancora legge, ma già trova attuazione travestita da sperimentazione". Richiama l'attenzione sulla "lista nera" - l'elenco delle 91 scuole pugliesi a rischio chiusura, in base al rapporto docente-studenti inferiore a 9.5 - Adele Dentice, insegnante alla media San Nicola: "Opero in una scuola difficile, frequentata da ragazzi in prestito alla malavita o al lavoro nero. Ogni giorno mi devo inventare qualcosa per tenerli sui banchi. Cosa accadrà se e quando la San Nicola dovrà chiudere le porte ai giovani assetati di speranza"?