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GdM-I sindacati: giusto lo stop alla Moratti

I sindacati: giusto lo stop alla Moratti ROMA - Il freno giunto dal Consiglio dei ministri alla sperimentazione della riforma scolastica sostenuta dal ministro Moratti ha trovato d'accordo...

05/08/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

I sindacati: giusto lo stop alla Moratti

ROMA - Il freno giunto dal Consiglio dei ministri alla sperimentazione della riforma scolastica sostenuta dal ministro Moratti ha trovato d'accordo i principali sindacati, associazioni e parlamentari. Tra le manifestazioni contrarie più decise, quella dell'Ulivo che ha accusato Moratti di avere un rapporto con le camere "mordi e fuggi" e ha sparato a zero su un anno di gestione durante il quale, secondo i parlamentari "non è successo niente".
Ma il decreto ministeriale ha sollevato malumori anche nei centristi della maggioranza. Al punto che l'on. Luca Volontè (Udc) ha definito preoccupante l'idea della sperimentazione, mentre dall'opposizione Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds in commissione istruzione di palazzo Madama, ha invitato il ministro Moratti a "occuparsi della ordinaria amministrazione del suo ministero".
Dopo la riunione di ieri in Cdm, permangono tuttavia dubbi sulla nuova strategia: non è stata ancora fatta chiarezza sul modo di procedere, sottolineano i sindacati di categoria. Cisl e Uil hanno tirato un sospiro di sollievo per la restrizione alla sperimentazione sulle scuole materne e elementari. "Ha infine prevalso il buon senso" ha detto il segretario generale della Cisl Scuola, Daniela Colturani secondo la quale "una sperimentazione limitata sia numericamente che geograficamente permetterà sicuramente una migliore valutazione degli esiti". Mentre per Massimo Di Menna, segretario generale di Uil Scuola,"la sperimentazione così come era stata proposta era impraticabile. Impossibile passare dalla proposta in agosto all'attuazione in settembre: sarebbe stato un pasticcio. Piuttosto occorre "preparare una riforma per la scuola entro febbraio per consentirne l'attuazione dal settembre 2003". Secondo il segretario generale di Cgil Scuola Enrico Panini "la decisione del Consiglio dei Ministri ridimensiona quantitativamente il problema ma non risolve i pasticci, anzi li aumenta perché si persevera nella mancanza di rispetto per il Parlamento e per le scuole". Sì alla sperimentazione della riforma scolastica, ma solo dove ci sono le strutture adeguate è arrivato da Maurizio Salvi presidente dell'Age (associazione genitori).

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