GdM-Epifani-A NApoli saremo 100.000

Sud
Pantaleo:in 20mila dalla Puglia
Epifani: a Napoli
saremo in 100mila

ROMA "Contiamo di portare a Napoli oltre centomila persone". Sono queste le aspettative del segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, che ieri ha presentato la "due giorni per il Mezzogiorno e per lo sviluppo" che il sindacato terrà a Napoli domani e sabato prossimi.
L' iniziativa prevede per domani una conferenza nazionale alla presenza di circa 1.000 dirigenti, quadri e delegati, alla quale prenderanno parte anche il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, quello del Cna, Ivan Malatrasi, e il componente del direttivo di Confindustria, Angelo Bozzetto. Il secondo giorno, invece, è prevista una manifestazione nazionale che sarà chiusa da Epifani.
"L' iniziativa - ha spiegato il segretario della Cgil - è la prima di un percorso che ci porterà all' inizio del prossimo anno a un' altra grande manifestazione a Milano".
Inoltre, ha annunciato Epifani, a dicembre è prevista un' iniziativa in Molise "per portare solidarietà e fare una riflessione sulle esperienze di popolazioni già colpite in precedenza dal terremoto, come Friuli, Umbria e Campania".
Intanto da Bari si apprende che oltre 20.000 lavoratori, pensionati, giovani pugliesi - secondo il segretario generale della Cgil Puglia, Mimmo Pantaleo - parteciperanno alla manifestazione.
E' una manifestazione - sottolinea Pantaleo -"per lo sviluppo del Mezzogiorno, una nuova politica industriale, per cambiare la finanziaria, dannosa per il Paese e particolarmente per il Sud, contro la divisione dell' Italia".
"L' iniziativa della Cgil - aggiunge Pantaleo - si colloca in una fase delicata. Mentre s' aggrava, anche in Puglia la crisi d' importanti parti del sistema produttivo e dei servizi, a partire dalla Fiat, con molti posti di lavoro a rischio, gli investimenti si riducono, la sanità e la scuola subiscono tagli pesantissimi, la manovra finanziaria del governo Berlusconi riduce le risorse per il Mezzogiorno. Allo stesso tempo Bossi impone la blindatura, senza la possibilità di un confronto in Parlamento, con il sistema delle autonomie locali e le forze sociali, del progetto di devolution che prevede, su sanità, sicurezza e scuola, la competenza esclusiva delle Regioni, in mancanza di un disegno chiaro ed unitario relativo alle risorse da trasferire, al modello di federalismo fiscale e solidale da realizzare".
Il segretario pugliese della Cgil sottolinea ancora che "contemporaneamente la finanziaria taglia drasticamente i trasferimenti alle Regioni e agli enti locali".