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GdM-Cancellata in un sol colpo la coerenza pedagogica

Cinquanta docenti del "Meucci" sul piede di guerra. In un documento le loro ragioni "Prof" contro la finanziaria "Cancellata in un sol colpo la coerenza pedagogica" I professori del "Meucci" boc...

04/10/2003
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Cinquanta docenti del "Meucci" sul piede di guerra. In un documento le loro ragioni
"Prof" contro la finanziaria
"Cancellata in un sol colpo la coerenza pedagogica"

I professori del "Meucci" bocciano la finanziaria. Con un documento inviato al ministro Letizia Moratti e ai sindacati di categoria, 50 docenti dell'Istituto Industriale di Casarano prendono posizione contro l'articolo 35 della legge economica del governo. In passato, infatti, i professori svolgevano tra le 15 e le 17 ore di insegnamento, dedicando le altre a supplenze, all'incontro con i genitori e alle altre attività necessarie alla scuola. Con la legge finanziaria 2003, però, le cose cambiano e tutte le 18 ore dell'orario settimanale devono essere svolte in classe. Le conseguenze le spiega Salvatore Conte, docente di materie letterarie nell'Istituto Tecnico. "Da un lato senza supplenze si crea forte disagio - dice - nelle classi che rimangono scoperte dall'assenza di un professore. Ma la cosa peggiore è il terremoto per gli studenti, che si trovano ad avere tre insegnanti invece che uno per italiano, storia e geografia. Allo stesso modo i docenti invece che le solite due o tre classi, sono costretti a insegnare a cinque o sei classi differenti. Tutto questo a scapito della continuità didattica e delle esigenze educative. I docenti, poi, molto probabilmente cambieranno ogni anno e quindi quale professore, con queste cattedre "arlecchino", potrà essere un valido punto di riferimento per i ragazzi?". Il motivo di queste disposizioni della legge finanziaria è quello di risparmiare, e in effetti, almeno al "Meucci" l'obiettivo è raggiunto, visto che da 15 cattedre di italiano si è scesi a 14. Ma i 50 docenti, impugnata la matita blu, sottolineano gli errori del governo: "Si polverizza la didattica - dice il documento - si provocano conseguenze gravissime sull'apprendimento e sulla efficacia pedagogica, si cancella in un sol colpo coerenza pedagogica e di progettazione e si costringono i Dirigenti Scolastici, loro malgrado, ad improvvisarsi "ragionieri" per ottenere come unico risultato il numero 18. Questa è la scuola del risparmio, la scuola azienda in bancarotta, che farebbe rivoltare nella tomba lo stesso Giovanni Gentile".

Danilo Lupo


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