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GdM-Annunciata una manifestazione nazionale dei sindacati il 28 febbraio

Cgil, Cisl e Uil ritornano a bocciare le politiche scolastiche In piazza contro la Moratti Annunciata una manifestazione nazionale dei sindacati il 28 febbraio ROMA Di nuovo in piazza contro ...

01/02/2004
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Cgil, Cisl e Uil ritornano a bocciare le politiche scolastiche
In piazza contro la Moratti
Annunciata una manifestazione nazionale dei sindacati il 28 febbraio

ROMA Di nuovo in piazza contro la riforma Moratti: i sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato una manifestazione nazionale per il 28 febbraio. Hanno anche confermato la mobilitazione dei lavoratori del settore e l'intenzione di verificare, con i rispettivi uffici legali, la legittimità del primo decreto attuativo rispetto ai contenuti della legge 53.
Cgil, Cisl e Uil scuola, in un comunicato unitario ribadiscono il giudizio negativo sulle politiche scolastiche e formative del governo, con particolare riferimento al primo decreto attuativo della legge 53 recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e confermano la mobilitazione dei lavoratori del comparto già dichiarata venerdì 23 gennaio. Assieme alle rispettive confederazioni, inoltre, rilanciano l'azione sindacale con tre obiettivi: "valorizzare la scuola pubblica; tutelare il tempo scuola e la qualità dell'istruzione; difendere il carattere nazionale dell'istruzione, contrastando la devolution alle Regioni della legislazione in materia di scuola per sostenere un federalismo solidale".
Nel frattempo, il 5 febbraio ("in seguito all'iniziativa dei sindacati scuola confederali") è previsto un incontro con il ministro Moratti. In quell'occasione i sindacati - rileva ancora il comunicato unitario - "porranno l'esigenza indilazionabile del rispetto dell'accordo di febbraio 2002, di avere impegni chiari e risposte precise su tutti gli aspetti che hanno ricadute sul lavoro degli insegnanti e sulla qualità della scuola, in particolare organici, organizzazione del lavoro, questioni inerenti il rapporto di lavoro, tempo scuola, qualità della didattica, valorizzazione dell'autonomia scolastica, rispetto di tutte le tutele contrattuali".
Dopo l'incontro con il ministro, i sindacati "in assenza di impegni precisi" valuteranno ulteriori iniziative di lotta.


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