GdM-A rischio le immissioni in ruolo. Docenti convocati a giorni

A rischio le immissioni in ruolo. Docenti convocati a giorni
Scuola, esigue le risorse
contratti solo per i supplenti

Niente soldi, niente immissioni in ruolo. Il destino della scuola, per il prossimo anno, sembra segnato: le risorse messe in bilancio per l'istruzione e contenute nel documento di programmazione economica fanno presagire il peggio. Se gli investimenti risulteranno insufficienti, nessun precario realizzerà il sogno di una vita: la cattedra-per-sempre. Nel frattempo, il Centro servizi amministrativi (Csa) si sta attrezzando: le procedure per la stipula dei contratti, sia a tempo determinato che indeterminato (nel caso in cui dovessero essere previsti), dovranno chiudersi entro il 31 luglio. Ovvero, fra due settimane. Sia che avvengano ad opera dei funzionari del Csa, sia - ipotesi al vaglio dei responsabili - da parte dei dirigenti scolastici, abilitati a nominare i supplenti.
Il direttore del Csa, Giuseppe Imbrici, informa che "questo ufficio, ad oggi, non è in grado di fornire indicazioni di supporto al regolare avvio dell'anno scolastico, dal momento che mancano notizie sulle immissioni in ruolo". Azioni propedeutiche alla formazione delle classi e di conseguenza alla attività di programmazione predisposta dal Csa. I tempi, dunque, stringono: gli uffici, per guadagnare ore preziose, stanno comunque stilando un calendario di massima per le convocazioni. Continua la nota: "Per agevolare la comunicazione con gli utenti che aspettano di essere chiamati per l'eventuale stipula dei rapporti di lavoro, il calendario sarà inoltre pubblicato sul sito internet". L'indirizzo è: http:\\digilander.iol.it\provvba.
Altra informazione di servizio: per sottoscrivere i contratti non è più possibile inviare la delega al provveditore sulla quale indicare la sede prescelta. Se l'aspirante al posto di lavoro non può presentarsi di persona, potrà farsi rappresentare da una persona da lui nominata, in possesso di un documento di riconoscimento e della fotocopia di quello dell'aspirante. La nomina dovrà risultare da atto scritto.
Tornando alla questione cattedre, approssimativi i numeri: 241 le richieste inoltrate dalle materne; servono 99 insegnanti di posto comune per le elementari e all'incirca 200 professori fra medie inferiori e superiori. E le cifre non tengono conto del sostegno. In merito, il segretario provinciale della Cgil-scuola, Maurizio Lembo, denuncia: "Se l'unico obiettivo è il risparmio, i portatori di handicap non potranno ricevere formazione e istruzione adeguata. E' inaccettabile che a pagare debbano essere le fasce più deboli e bisognose di tutela".
Sulla politica nazionale dei tagli interviene pure il segretario provinciale della Cisl-scuola, Lena Gissi, a rientro da Roma: "E' inaudito il ritardo del decreto delle assunzioni. Anche il nostro segretario nazionale di categoria, Daniela Culturani, si è opposto alla precarizzazione dei posti di lavoro, rivendicando una maggiore stabilità degli stessi". La Gissi ritiene che le "immissioni in ruolo servono a garantire certezze a tutti gli operatori del settore. Soltanto i docenti fissi consentono alla scuola di decollare, di essere efficente, efficace e di qualità". La sindacalista esprime preoccupazione per le modalità di nomina del personale: "Mi auguro che il Csa non si veda costretto a lavorare in affanno e che non deleghi ai dirigenti dei singoli istituti il compito di assumere i supplenti".

Antonella Fanizzi