Gazzettino-Vicenza-Allarme dai precari: "6.000 classi con il supplente"

I NODI DELLA SCUOLA
Allarme dai precari: "6.000 classi con il supplente"
Vicenza
Precari vicentini sul piede di guerra. A nomine avvenute, gli insegnanti precari rivendicano i propri diritti e si preparano alla mobilitazione. Lo scorso mercoledì, proprio quando erano in corso le convocazioni dei supplenti nelle scuole elementari, è iniziata una raccolta firme. Sono 2.000 gli insegnanti precari di tutti gli ordini di scuole, nominati quest'anno in provincia di Vicenza: ciò significa che 6.000 classi avranno in cattedra un supplente. Alessandra Pranovi, componente del direttivo del Comitato Insegnanti Precari, dà la misura dell'allarme: "Non si tratta solo di rivendicare i nostri diritti. Siamo di fronte ad un vero e proprio problema di rilevanza sociale, che riguarda gli utenti della scuola. Io, come madre, non mi sento tranquilla a sapere che mio figlio è soggetto a questo turn over di insegnanti che cambiano così repentinamente".

Il testo che denuncia questo malumore descrive i precari come "persone che insegnano anche da 10 o 20 anni, con un'età che va dai 30 ai 50 e che ogni anno vengono licenziate fino a successiva ed eventuale assunzione, sempre a tempo determinato". Il documento, redatto da un gruppo di insegnanti di scuola elementare, verrà sottoposto tra qualche giorno al direttivo del Cip, per riceverne l'ufficializzazione e sarà poi presentato all'assemblea del comitato che si riunirà giovedì 23 settembre. All'appuntamento, aperto a tutti i precari delle scuole di ogni ordine, saranno presenti anche forze politiche e sindacali. Francesco Casale, presidente del Cip di Vicenza, interviene: "Ci aspettiamo che giovedì ci sia una grossa risposta da parte dei presenti. La situazione d'altra parte è sotto gli occhi di tutti. Non si può ragionare solo in termini del tempo determinato, ne va della qualità della scuola. Noi facciamo delle proposte ben precise". Gli obiettivi su cui punta l'esercito dei precari sono quattro: dare attuazione al piano pluriennale di immissioni a tempo indeterminato; garantire la validità della formazione propedeutica all'insegnamento, che preesisteva alla riforma Moratti, in modo tale che graduatorie permanenti e concorsi ordinari siano mantenuti; riconoscere il pagamento dello stipendio estivo al 31 agosto per i posti vacanti; ripristinare la legge 124 del '99, sulla stabilizzazione delle graduatorie.Intanto il Cip ha incontrato Sebastiano Campisi, nuovo segretario generale del Sindacato scuola di Vicenza (di recente rinominato Federazione Lavoratori della Conoscenza) per la Cigl. E sembra che il faccia a faccia abbia dato risultati positivi: "È andata bene - continua Casale - c'è sicuramente una strada aperta. Abbiamo chiarito i dissapori del passato, anche se gli errori sono stati fatti sulla pelle dei precari. Ora vogliamo i fatti. Comunque le premesse per lavorare insieme ci sono". E Campisi, sulla stessa lunghezza d'onda, commenta: "Sono sensibile ai problemi del precariato, perché prima di essere un insegnante di ruolo, anch'io ho fatto la gavetta e la condizione del precariato l'ho vissuta sulla mia pelle. Si tratta di un problema di cui non solo i sindacati, ma tutti dovrebbero farsi carico. Da parte mia c'è l'impegno per risolvere questo disagio sociale e a dire il vero mi fa più paura il futuro che l'immediato".

Laura Pilastro