Gazzettino-Venezia-Sperimentazione in forse
a causa della bocciatura del Cnpi Sperimentazione in forse al Gramsci La disponibilità solo da Campalto Il Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione boccia il decreto sulla sperimenta...
a causa della bocciatura del Cnpi
Sperimentazione in forse al Gramsci
La disponibilità solo da Campalto
Il Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione boccia il decreto sulla sperimentazione ma il ministro Moratti va avanti per la sua strada. Con una risposta approvata all'unanimità, il Cnpi ha espresso parere negativo alla bozza sulla sperimentazione, chiedendo il rinvio al prossimo anno o in caso contrario dei chiarimenti sui tempi di applicazione e le risorse da investire, sui programmi e gli aspetti didattici, pedagogici e formativi. Nonostante la secca bocciatura, la Moratti difende però la sperimentazione e assicura che partirà comunque il 20 settembre nelle 200 scuole che fin qui hanno dato la loro disponibilità di massima ad avviarla. Ma il giudizio critico del Cnpi costringe gli istituti a temporeggiare in attesa della riformulazione del decreto rivisto e corretto che sarà firmato nei prossimi giorni, prima dell'esame del Consiglio d'istituto e del Collegio dei docenti che hanno la competenza a deliberare sull'inizio o meno della sperimentazione. In questa situazione di incertezza si trova anche l'Istituto comprensivo Gramsci di Campalto che ieri ha ripreso le lezioni e che dopo la bocciatura dell'Istituto di Campolongo potrebbe essere l'unica scuola pubblica del distretto provinciale veneziano (oltre le paritarie Farina e San Gioacchino) a partire con la sperimentazione. "Aspettiamo di valutare le indicazioni della nuova bozza - ha detto il preside Paolo Simionato - poi gli organi scolastici si esprimeranno entro una settimana". In caso di risposta positiva, l'avvio della sperimentazione avrebbe in ogni caso una portata limitata riguardando appena una manciata di bambini che potrebbero entrare anticipatamente in prima elementare. L'istituto di Campalto non sarebbe comunque alla prima innovazione: con 5 plessi e circa 600 studenti di cui 44 rom, è tra i 22 istituti nazionali unitari e tra i 68 con organico sperimentale funzionante, e già da qualche anno ha introdotto l'insegnamento dell'inglese e dell'informatica alle elementari e medie.
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