Gazzettino: Tagli meno pesanti agli organici friulani

Tagli meno pesanti agli organici friulani

I tagli decisi dal Ministero penalizzeranno meno del previsto Udine. La notizia più ghiotta, già anticipata dalGazzettinonei giorni scorsi, è che i 35 posti del liceo classico europeo Uccellis non saranno toccati: la scuola, quindi, con gioia della preside Maria Letizia Burtulo, non sarà costretta a dover fare i conti con il 90 per cento di supplenti, come previsto in un primo momento, ma manterrà i 19 docenti "utilizzati" da altri istituti, che inizialmente, nelle previsioni dell'Ufficio scolastico provinciale, dovevano essere revocati. Ad annunciarlo è il direttore dell'Usp di Udine, Stefano Caravelli, che spiega che la sforbiciata riguarderà gli spezzoni orari residui, "pezzi" di cattedre uguali o inferiori a sei ore, che, sommati, danno circa 98 cattedre, e che saranno assegnati ai presidi, perché siano loro a nominare dei supplenti e non l'Usp. «Penso - dice Caravelli - di dare ai dirigenti scolastici spezzoni pari a circa 93-94 posti, di cui circa 60 alle superiori e 30 alle medie. Inoltre ridurremo circa tre posti d'insegnamento di lingue alle elementari. Le nomine hanno fatto entrare dei docenti specializzati in lingua su posti comuni e questo riduce le esigenze delle scuole: così taglieremo 75 ore d'inglese, pari a quasi tre cattedre. L'organico dell'Uccellis, invece, sarà considerato a parte. Quindi, le 19 utilizzazioni già fatte saranno confermate».
Il sistema-spezzoni, escamotage ideato dall'Usp di Udine perché i tagli fossero meno dolorosi, è stato "adottato" a livello nazionale anche dal Ministero. I sindacati protestano che così si danneggiano i supplenti annuali e preparano un documento critico. Ma la partita delle nomine in ruolo non è ancora conclusa. Nei primi giorni della prossima settimana, infatti, Caravelli conta di «assegnare ad altri docenti, scorrendo la graduatoria, la sessantina di posti circa già accantonati per i docenti che si sono abilitati dopo aver frequentato i corsi speciali del Decreto ministeriale 85 ex lege 143». Questo dopo che il Consiglio di Stato ha accolto il controricorso del ministero contro la sospensiva concessa dal Tar del Lazio.

Camilla De Mori